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Tangenti per giocare nelle giovanili del Foggia, Sapio dice la sua

“Ho fatto per la prima volta una querela perché si è toccato il fondo”

“Ho indetto questa conferenza stampa per chiarire alcuni aspetti sulla mia immagine Ho provveduto a tutelare la mia persone opportune e con me presente il mio legale”. Le parole del diesse del Calcio Foggia che ieri pomeriggio ha parlato in una conferenza stampa per fare alcune puntualizzazioni importanti. Piergiuseppe Sapio ha poi spiegato e detto la sua toccando tutte le questioni che lo hanno indotto a sporgere denuncia e a tutelarsi per le vie legali: “Dopo alcune dichiarazioni sulla mia persona ho voluto tutelare me stesso con il mio avvocato. Ringrazio l’avvocato e le persone anche della federazione che mi sono state vicine. Penso che quando sono arrivato qui ho cercato di ricostruire un settore giovanile dalle macerie. A me piace far parlare il campo e lo scorso anno erano penultimi mentre quest’anno la primavera è qualificata ai playoff. Non abbiamo l’obiettivo di vincere ma vogliamo far crescere talenti di qualsiasi parte d’Italia. Ho costruito negli anni settori giovanili con meritocrazia non potrei mai sporcarmi chiedendo soldi perché la mia carriera vale molto di più. I risultati dei settori giovanili di quest’anno sono sotto gli occhi di tutti con tre squadre qualificate ai playoff. Quando vengono dette cose del genere vengono tolte delle cose ai ragazzi che si impegnano ogni giorno anche lontano dalle proprie famiglie. I calciatori che giocano sono tesserati nel Foggia calcio e quando venderemo questi calciatori i soldi andranno al Foggia. La società rossonera è solida non è vero che sta per fallire. La gestione della società è seria non avendo voluto fare spese folli nel mercato di gennaio. I motivi per cui Gallo è andato via li abbiamo già spiegati. Il mister Somma è stata una mia scelta decisa insieme al presidente, lui non si è mai proposto perché è un professionista. Il direttore generale Milillo sta parlando con il presidente per il rinnovo del contratto che scade a giugno. L’uomo coraggio non deve nascondersi dietro un cappuccio ma con le prove si presenta dai carabinieri perché è facile buttare fango sulla società e sul mio operato. La cosa bella di questa società è che siamo una famiglia. L’esordio di Battimelli (classe 2005, ndr) è merito del lavoro sul campo perché lui farà il calciatore. L’impegno, le qualità tecniche e il lavoro vanno premiati. Ha già l’attenzione di alcuni club di A e B. Il calciatore è stato visionato dalla Fiorentina e doveva ritornare ma abbiamo preferito tenerlo con noi per farlo ulteriormente crescere. Ha grandi prospettive. Non ho regalato niente a nessuno. Così come spero altri giocatori possano fare esordio in prima squadra. La prima volta che sporgo una querela perché adesso si è toccato il fondo. Momentaneamente la querela è personale poi la società si muoverà più in là. Sono state dette cose inesatte anche sul mio operato da direttore sportivo. Dopo la gara di Cerignola abbiamo parlato con i calciatori e l’allenatore. Il presidente è venuto in settimana qui a Foggia. Stiamo tranquilli perché abbiamo un gruppo compatto e quello che c’è da modificare l’abbiamo chiarito. Speriamo di recuperare altri giocatori così avremo la rosa al completo. Mancano cinque partite e dobbiamo combattere per conquistare ogni punto e arrivare al nostro obiettivo. Abbiamo discusso su alcuni punti tra cui anche l’aspetto del gioco. Il bel gioco nel calcio conta poco ma contano di più i risultati di i punti. Non deve mai mancare la voglia di lottare e di combattere dei giocatori. L’ambiente Foggia deve essere unito nel voler raggiungere l’obiettivo”. Il Legale del direttore Sapio, lavvocato Christian Spinelli: “L’immagine del direttore è stata lesa da alcuni post che sono stati pubblicati. Questi post hanno portata offensiva. Di fronte a questi eventi che non rappresentano diritto di critica, c’è stata una contumelia fatta su accuse grave sulla condotta del direttore. Siamo arrivati ad un punto in cui era impossibile tollerare ancora questa situazione. Queste condotte offendono il direttore come persona, come direttore ma offendono anche il Foggia e i ragazzi del Foggia. Abbiamo depositato una denuncia querela che colpisce ciò che è stato realizzato attraverso Facebook. Voglio precisare che il reato di diffamazione è apparentemente blando ma diventa estremamente rilevante quando si usano i social come Facebook. Chi si rende responsabile di queste condotte rischia il carcere. Il direttore Sapio è una persona trasparente e leale ma conosce perfettamente il mondo del calcio in cui sa che esiste il diritto di critica ma nel momento in cui una critica si traduce in un’ aggressione all’immagine della persona diventa denuncia. Questa è una lotta che fa il Foggia non solo il direttore. Nel momento in cui si verifica diffamazione sui social va fatta la querela verso il nickname e id di Facebook che consente l’individuazione del soggetto con provenienza del messaggio perché un profilo potrebbe essere stato creato da soggetti diversi da chi ha creato il profilo”. Una conferenza durata meno di trenta minuti ma con un messaggio forte e chiaro che ci vuole più rispetto prima di diffamare, diversamente ci si assume le proprie responsabilità giuridiche e penali. (Ph. Calcio Foggia).

M.I.


Pubblicato il 23 Marzo 2023

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