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Sul piede di guerra i sindacati dell’Ataf

“No” alla disdetta degli accordi aziendali – con una sensibile decurtazione in busta paga – e all’assunzione di 18 ex lsu addetti alla sosta a pagamento, che andrebbero a gravare sui conti in rosso dell’azienda speciale, che registra 11 milioni di debiti. Lo ribadiscono Cgil, Uil, Ugl, Confail e Faisa Cisal, che contestano il piano industriale presentato dall’Ataf, l’ex municipalizzata del trasporto pubblico di Foggia. La decurtazione da 200 a 400 euro mensili – spiegano – proseguirebbe per diversi anni. Quanto ai 18 parcheggiatori, i sindacati ritengono che debbano essere assorbiti da Apcoa, la ditta che si è aggiudicata la gestione della sosta a pagamento, che potrebbe impiegarli nella vigilanza h24 dei parcheggi Ginnetto e Zuretti, di proprietà dell’Ataf. Quest’ultimo, in particolare, è ormai terra di nessuno: completamente vandalizzato, senza vigilanza, con i proprietari delle auto – quelle danneggiate non si contano più – che stanno abbandonando l’area di sosta tariffata, con un danno enorme per le casse dell’Ataf. Il parco macchine è obsoleto, denunciano i rappresentanti dei lavoratori: dei 36 autobus acquistati nel 2011, appena 9 sono funzionanti. I sindacati spiegano di aver già denunciato alla Procura della Repubblica e alla Corte dei Conti l’accordo tra Ataf e Apcoa, ritenendo che l’azienda dei trasporti, essendo pubblica, non possa sottoscrivere contratti di somministrazione. Infine, la denuncia presentata lo scorso 15 gennaio ai carabinieri, relativa ai turni massacranti di numerosi autisti, che si sarebbero visti riconoscere la giornata di riposo dopo 14 giorni di lavoro consecutivo. Su questo punto, gli investigatori avrebbero raccolto, nelle ultime ore, ulteriori testimonianze di un gruppo di dipendenti.

 


Pubblicato il 24 Maggio 2016

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