Primo Piano

Studenti in fibrillazione: “Subito un piano per scuola e università”

È recentissima la notizia oramai di dominio pubblico dello stanziamento di 16,5 milioni di euro da parte della Regione Puglia, di cui 4,5 milioni destinati all’erogazione del ‘bonus’ da 500 euro rivolto agli studenti con redditi bassi e finalizzato all’acquisto di strumenti digitali. La voce dei diretti interessati s’è fatta immediatamente sentire. “Lo stanziamento di fondi sul diritto allo studio universitario è una prima importante vittoria raggiunta dopo tanti mesi di mobilitazioni e di contrattazione con il nostro sindacato universitario in rappresentanza delle decine di migliaia di studenti e studentesse delle Università pugliesi. Manca ancora un piano straordinario di investimenti in istruzione e diritto allo studio: dopo tanti tavoli di trattativa la Regione è ancora incagliata e ha promosso misure poco efficaci. Sulla scuola ci sono poco più che briciole rispetto al fabbisogno effettivo” dichiarano Davide Lavermicocca dell’UDS Puglia e Vittorio Ventura della Rete della Conoscenza Puglia. E non solo. “Le misure sull’Università promosse dalla Regione Puglia e da A.Di.S.U. Puglia sono però assolutamente non bastevoli considerata la fase emergenziale e la contrazione dei redditi subita a causa della pandemia” – continuano da Link – ” Sin da quando ci è stato proposto, nel corso dei tavoli di trattativa, il bonus relativo all’acquisto di tecnologie per la connettività, abbiamo sottolineato che è necessario ampliare i tetti ISEE per rendere realmente efficace questa misura in relazione all’enorme platea di studenti e studentesse universitari. Non ci sono, inoltre, chiare la platea di beneficiari, le modalità e i tempi di erogazione di tale contributo straordinario. Lo stanziamento attuale coprirebbe soli 9mila studenti, circa il 10% del totale degli studenti iscritti”. Insomma, gli studenti non possono più aspettare: queste misure arrivano quando la fase emergenziale è in corso da più di due mesi, gli esami stanno cominciando man mano per tutti i corsi di studio e non ci sono certezze su tanti aspetti sulle condizioni di vita e di studio di tantissimi studenti e studentesse. Giusta e tempestiva la richiesta, dunque, d’un contributo straordinario per i non borsisti che abbiano subito una contrazione del 30% del reddito familiare, l’innalzamento delle soglie ISEE e la deroga dei criteri di merito per l’accesso alle borse di studio, un contributo affitto straordinario per gli studenti fuorisede, la possibilità di ritorno nelle residenze universitarie in sicurezza e l’adozione di misure specifiche da parte delle aziende di trasporto in relazione agli articoli riguardanti il rimborso degli abbonamenti nel “Decreto Rilancio”. Insomma, i rappresentanti del sindacato studentesco universitario pugliese premono. “Dalla Regione Puglia e dall’A.Di.S.U. Puglia ci aspettiamo una radicale inversione di rotta rispetto a quanto fatto in questi mesi: siamo stanchi di registrare misure poco efficaci rispetto all’attuale condizione a fronte dei numerosi di tavoli di contrattazione convocati ed ottenuti grazie al nostro sindacato. La tempestività e l’universalità delle misure messe in campo sono questioni centrali per fornire risposte efficaci e sostegno a migliaia di studenti e studentesse. Siamo pronti a proseguire la mobilitazione qualora non si verificasse in tempi celeri questo cambio di tendenza: non saremo noi studenti e studentesse a pagare questa crisi sulla nostra pelle!” concludono UDS, Link e Rete della Conoscenza Puglia, con un’unica voce che a questo punto non può non arrivare a chi di dovere.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 28 Maggio 2020

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