Cultura e Spettacoli

Spartano ma provvidenziale: Rifugio Forestale di Monte Cornacchia

Il rifugio alpino, o di montagna, è una costruzione destinata ad ospitare alpinisti ed escursionisti. In passato svolgeva altra funzione : venire in soccorso dei tanti che viaggiavano a piedi o a cavallo. Poiché spostarsi in zone impervie significava correre  il rischio d’essere sorpresi dalla notte o dalle intemperie, capanne erano a disposizione di chiunque. Si trattava di locali incustoditi, fatiscenti e pressoché spogli. Negli ultimi decenni con lo sviluppo del turismo di montagna gli standard d’accoglienza di questi rifugi sono enormemente migliorati ; alcuni di essi, addirittura, sono evoluti in alberghetti. Altri invece hanno conservato le spartane caratteristiche d’origine. Dentro queste casupole, tutte dotate di caminetto, non esiste altro che un tavolo, qualche sedia, giacigli, servizi igienici e, quando avanzano, provviste di legna ed acqua. Questi rifugi sono tutti di proprietà del CAI, acronimo che sta per Club Alpino Italiano. L’Italia vanta il più alto rifugio d’Europa : la Capanna Regina Margherita, sulla punta Gniffetti del Monte Rosa, a quota 4.559. La maggior parte dei rifugi italiani trova posto sulle Alpi. Qualcosa si trova anche sugli Appennini. Stando così le cose ci si aspetterebbe di trovare la Puglia sfornita di questi ricoveri. E invece no, se ne trova uno anche da noi. Esso trova posto a poca distanza dalla vetta della montagna più elevata della nostra regione, quel monte Cornacchia che svetta a quota 1152 nel Sub Appennino Dauno. Raggiungibile attraverso una carreggiabile, quello di Monte Cornacchia rientra nella categoria dei rifugi attrezzati spartanamente. Dunque, mai dare per scontato di trovarvi scorte d’acqua, viveri, acqua, e carta igienica. L’escursionista è avvisato. Assunte le dovute precauzioni, potrà perciò trovare nel Rifugio Forestale Monte Cornacchia la base logistica ideale per passeggiate indimenticabili. A parte il panorama mozzafiato (di lassù è possibile spingere lo sguardo sino al Gargano, il Tavoliere, l’Irpinia, la Maiella e il Matese), Monte Cornacchia offre lo spettacolo di boschi e pascoli, delle  sorgenti del torrente Vulgano, del lago Pescara, unico lago montano della Puglia (è situato a quota 902), e della Valmaggiore, un’ampia vallata percorsa dal torrente Celone. Costruito nel 1980 dal Corpo Forestale di Stato, il rifugio di Monte Cornacchia fu reso inagibile da un incendio (si ritiene che a causarlo fu il fuoco imprudentemente lasciato acceso da escursionisti andati via). La struttura è stata ristrutturata nel 2007. – Nell’immagine, il rifugio il giorno dell’inaugurazione.

Italo Interesse


Pubblicato il 11 Dicembre 2018

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