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Sotto osservazione il rischio di elettrosmog a Volturino

La Commissione Ue ha messo sotto osservazione il rischio di elettrosmog segnalato a Volturino, e attende una nuova valutazione scientifica della situazione. E’ quanto emerso in occasione della discussione del caso svoltasi ieri alla commissione Petizioni dell’Europarlamento.
La rimozione delle antenne abusive a Volturino per salvaguardare la salute dei cittadini è stata chiesta agli europarlamentari da Antonio Gagliardi, presidente dell’associazione Elettrosmog Volturino, che si occupa di combattere l’inquinamento elettromagnetico da antenne radiotelevisive.
Gagliardi denuncia l’elettrosmog causato dalla proliferazione dei tralicci abusivi (oltre 200) sulla sommità di un insediamento urbano di circa 2.000 abitanti. Nonostante l’ordinanza del sindaco che ne impone la demolizione, la situazione non si è ancora sbloccata e questo avrebbe portato un grave danno per la popolazione da 35 anni esposta alle radiazioni: indagini epidemiologiche elencano insonnia, tumori, diabete e cardiopatie tra le conseguenze.Il rappresentante della Dg Salute della Commissione europea ha ricordato che spetta alle autorità nazionali esaminare i limiti all’esposizione all’inquinamento elettromagnetico e che Bruxelles è in attesa di un nuova valutazione scientifica, perciò la petizione resta aperta.“Antonio Gagliardi per conto dell’associazione “Elettrosmog Volturino”, nel 2019 aveva presentato una petizione al Parlamento europeo per denunciare l’inquinamento elettromagnetico prodotto da antenne radiotelevisive nel comune dei Monti Dauni; più di 200 tra antenne poste in cima ad un centro urbano che ospita circa 2mila residenti, esposti da ben 30 anni alle radiazioni elettromagnetiche. In Commissione Petizioni del Parlamento Europeo è stata discussa la petizione in questione con una disarmante risposta fornita ad un cittadino dalla Commissione europea che ha citato l’articolo 168, paragrafo 7, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, il quale afferma che l’azione dell’Unione rispetta le responsabilità degli Stati membri per la definizione delle loro politiche sanitarie e per l’organizzazione e l’assistenza sanitaria. Sulle limitazioni all’esposizione del pubblico ai campi elettromagnetici, si fa riferimento alla Raccomandazione del Consiglio del 1999, che fornisce i principi generali e metodi per la protezione dei cittadini. Il firmatario, però, non aveva chiesto alla Commissione di sostenere l’Italia nella fornitura di servizi sanitari e cure mediche, ma ne andava a denunciare i gravi danni alla salute causati dall’elettrosmog. La risposta della Commissione, a dir poco insufficiente, non ha tenuto minimamente conto di quella che era la richiesta avanzata dal firmatario che cercava risposte, rassicurazioni, sulle conseguenze dell’elettrosmog. Per questo, ho chiesto e ho ottenuto dalla commissione del Parlamento europeo per le Petizioni di avere un dibattito pubblico su questo argomento, soprattutto ora dopo la pubblicazione nel marzo 2020 delle nuove linee guida ICNIRP per limitare l’esposizione al campo elettromagnetico da 100 KHZ a 300 GHZ. Per Volturino e i suoi cittadini andremo avanti” Così in una nota l’Europarlamentare del Movimento 5 Stelle, Mario Furore.


Pubblicato il 16 Luglio 2021

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