“Siccità come un macigno sulla campagna del pomodoro”
Dighe della Capitanata al minimo storico, Coldiretti lancia l’allarme sulla stagione agricola nel Foggiano
Coldiretti, siccità incognita su campagna del pomodoro a Foggia ‘Aumenta preoccupazione agricoltori per la mancanza di acqua’ “L’incognita siccità pesa come un macigno sulla campagna del pomodoro a Foggia, che si prospetta pesante e rischia di frenare gli investimenti”. Lo denuncia in una nota Coldiretti Puglia in riferimento a quelle che potrebbero essere le ripercussioni in agricoltura per la crisi idrica. “Con un clima estivo già a maggio aumenta la preoccupazione degli agricoltori per la mancanza di acqua e le dighe della Capitanata che registrano solo il 34% dei volumi autorizzati rispetto al 2024. “La diga di Occhito – viene evidenziato – al momento non ‘apre’, mentre il 15 maggio inizierà l’erogazione nel comprensorio sinistra Ofanto di 600 metri cubi ad ettaro, quantitativi esigui da irrigazione di soccorso”. Secondo i dati di Anbi diffusi da Coldiretti le dighe della Capitanata, contengono 113 milioni di metri cubi d’acqua “ad oggi contro i 192 milioni di metri cubi dell’anno scorso”.
Tutolo: “Da irresponsabili bocciare l’emendamento per i pozzi”
“Nell’ultimo Consiglio regionale ho presentato un emendamento che ritengo fondamentale per affrontare l’emergenza idrica che sta mettendo in ginocchio i nostri agricoltori, in particolare nella provincia di Foggia. Purtroppo, molti miei colleghi non hanno compreso l’urgenza e l’importanza di questa proposta e l’emendamento non è stato approvato per mancanza di numero legale. Se ne sono semplicemente andati: sono usciti dall’aula, infischiandosene del problema e del destino di famiglie la cui sopravvivenza economica in molti casi dipende da questi raccolti. Un gesto di irresponsabilità”. Lo dichiara il consigliere regionale, capogruppo del movimento ‘Per La Puglia‘, Antonio Tutolo. “Non possiamo rimanere indifferenti – aggiunge – di fronte alla disperazione di chi rischia di perdere il lavoro e le coltivazioni per mancanza d’acqua. Avevo proposto una misura semplice e concreta: dare la possibilità temporanea di sanare i pozzi esistenti per permettere agli agricoltori di irrigare le loro colture. Non si tratta di nuove costruzioni abusive, ma di pozzi spesso realizzati decenni fa”. “La situazione è drammatica: ci sono agricoltori che hanno le colture in campo ma non possono irrigarle perché, giustamente, l’Enel chiede la concessione per allacciare l’acqua. Ma senza la possibilità di regolarizzare temporaneamente questi pozzi, l’allaccio non avviene. Il mio emendamento – conclude – non richiedeva copertura finanziaria, ma solo un atto di buon senso”.
Pubblicato il 6 Maggio 2025