Si va raffreddando la “guerra” sul caso della mensa scolastica a Cerignola
E’ passato poco più d’un mese da quando il < ribbellionista > già candidato a Sindaco a perdere Gerardo Bevilacqua – a seguito d’un comizio di piazza con cui invitava i suoi seguaci a boicottare l’avvio del servizio dei pasti nelle Scuole Elementari e dell’ Infanzia – è riuscito nell’ intento di mettere una parte dell’ opinione pubblica locale contro gli Amministratori e in particolare contro il Sindaco. Questo Bevilacqua ha avuto l’abilitê di far risalire il tasso di quella tensione sociale che avevamo toccato durante l’ intensa campagna elettorale per le amministrative locali di fine maggio e nella successiva fase di ballottaggio del 14 giugno u.s. In quest’ultimo scorcio di tempo, precisamente da metê ottobre a fine novembre appena passato, abbiamo in sostanza assistito agli effetti d’ una febbre politica talmente impazzita da spingere l’ ex camerata anni ’70 Salvatore Tatarella a esprimere nientemeno che sull’ attuale Sindaco collega avvocato Metta un parere negativo: ” I problemi di Metta oggi sono la conseguenza diretta dei suoi ripetuti attacchi, senza costrutto e senza elementi di prova, sia contro la Ladisa che contro l’ Ecolav “, vedi foglio giornale foggiano del 25. 11. u.s. cui peraltro non è seguita smentita alcuna da parte di Tatarella medesimo). Purtroppo ( come s’è visto già dal 23 novembre, dalla quale data è iniziata la distribuzione dei cibi curata dalla ditta LADISA spa i cui laboratori sorgono molto vicini alla chiacchierata ditta ECOLAV srl dei sigg. ri Caiaffa che brucia rifiuti medicali ospedalieri ), alcune minoranze < deviate > composte da genitori degli scolari e dai soliti agitprop ruotanti attorno al leader popolano Bevilacqua, hanno inscenato troppe chiassate più o meno infondate dinanzi alle scuole; sono volati spintoni e minacce ai danni dei Capi d’ Istituto, delle maestre e personale ausiliario. S’è creata una maggiore paura perchè la polemica ha finito col dividere in due tronconi contrapposti il fronte delle madri e padri degli scolari interessati. S’è anche saputo che questo rito della refezione è un importante momento didattico reso ” obbligatorio ” dai Programmi Scolastici. Inoltre va considerato che in un paio di Istituti si è reso necessario chiedere l’ intervento delle FF. dell’ Ordine per stroncare sul nascere picchettaggi degli arrabbiati e per sedare discussioni animate a rischio di risse specie per il ricorso, da parte dei litiganti, a contumelie inappropriate. A rendere più critico il clima della paura ha poi contribuito, nel corso della stessa ultima settimana di novembre, la notizia del rinvenimento, negli uffici postali, di un plico con pallottola di vero piombo indirizzata al Sindaco a titolo di minaccia; vogliamo però pensare che quest’evento potrebbe dipendere da altre cause !…Ma qui oggi a noi in ogni caso interessa rilevare che grazie a un’ ultima dichiarazione pubblica resa agli organi di stampa e della rete web dalla dr. ssa Colasuonno, dirigente del locale Commissariato di P.S., la situazione è in via di distensione degli animi. Ci risulta infatti che i genitori che nei primi giorni non hanno consentito che i propri figli consumassero i pasti della spa Ladisa hanno ripiegato, giorno dopo giorno, su posizioni ragionevoli. La percentuale dei genitori che ritirano i figli dalle ore scolastiche in cui si somministrano i pasti va infatti in questi ultimi giorni scemando. E’ un fenomeno che s’è verificato soprattutto dopo che s’ è diffusa la notizia di una querela sporta dalla ditta Ladisa spa contro il maggiore < sobillatore popolare > e fatta circolare ad arte, ovvero con certo cipiglio professionale, dal penalista di parte on. Salvatore Tatarella. Certo, non tutto ancora lascia intravedere il sereno. Sacche d’ostinazione a mantenere accesa e cieca la tenzone sono dure a morire. Si rifletta però sul fatto che tutta la polemica sia meritevole di sdrammatizzazione in quanto in Puglia ben il 50 % delle scuole comunali è sprovvisto del servizio della mensa. A nostro avviso non è l’ infinita telenovela della s.p.a. Mensa Ladisa a tenere distante l’ opinione pubblica cittadina dai modi, a volte ondivaghi di pensare e fare, del proprio Sindaco. Devono esserci altri problemi, forse di ben altro maggior livello.
Beniamino Mastroserio
Pubblicato il 4 Dicembre 2015