Cronaca

“Si potrà scegliere con libere elezioni o qualcuno spera nei commissari?”

Ugo Galli possibile candidato per ‘Manfredonia 2024’, salvo soprese

 

“Oggi la nostra comunità è disorientata da tutto quello che avviene, alla lettura dei tanti profeti di sventura interpreti improvvisati del ‘meglio’ per la città e i suoi cittadini. È preoccupata soprattutto per il rischio che sia privata della possibilità di una scelta libera. Da ciò deriva un sentimento di inquietudine generale”.

Così il gruppo politico “Manfredonia 2024”, schierato per le prossime amministrative sul Golfo, fotografa la situazione nell’imminenza del voto, compresa l’incertezza che, visto il lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine in corso, ci si recherà effettivamente alle urne. Al momento, l’unica indiscrezione di candidato sindaco era quella di Giuseppe Basta, per quanto li riguarda, mai confermata e con sempre maggiori incertezze fino all’incontro tenuto, qualche giorno fa, nella sede elettorale del gruppo.

Si è tenuto un appuntamento elettorale e interlocutorio con Ugo Galli, funzionario pubblico, esperto della macchina amministrativa, che ha svolto ruoli in vari comuni della Capitanata e nella Comunità montana ed è persona nota anche attraverso l’attività del Circolo Unione. Figlio del compianto magistrato Alessandro Galli, potrebbe essere lui il candidato sindaco di “Manfredonia 2024”.

Alcuni bene informati, l’hanno visto stringere molte mani all’uscita dell’incontro nel centro di Manfredonia. Dicono che la scelta sarebbe inclusiva di varie sensibilità, pescando anche in un centrosinistra ancora silente e incerto su come si muoverà. Nel centrodestra, dopo l’ufficializzazione del territorio (tranne Fi) sul nome di Gianni Rotice, le segreterie romane non hanno dato ulteriori ragguagli, sebbene si siano riservarti una qualche decisione futura.

Manfredonia 2024, pur non battezzando ancora ufficialmente nessun nome, nella fase di preparazione delle liste, enuncia solo alcuni principi. “Abbiamo scelto una figura di candidato sindaco che a fondamento della propria azione ha posto l’etica e la legalità”. E prosegue: “È indispensabile che l’azione di magistratura e forze dell’ordine continui senza tentennamenti, anzi, noi crediamo che la lotta alla criminalità organizzata e alla mafia debba guidare il fare quotidiano di tutti, con la trasparenza dell’agire politico e le porte aperte delle istituzioni locali”.Su questi propositi grava un’aria non troppo favorevole. Ci sarebbero politici che, nel paese, “aspettano speranzosi lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del loro comune, dimentichi, mentre mostrano comprensioni per altri, che questo schiaffo ha già colpito la loro città e non hanno alzato nessuna voce”. Ritengono che la nomina dei commissari -com’è noto il Comune è stato sciolto per mafia nel 2019- nulla ha cambiato nelle istituzioni e nella vita quotidiana dei tanti cittadini che, invece, “sono stati costretti a subire l’onta”.Dunque, “non è meno rischioso affidarsi alla libera scelta dei cittadini come prevede la nostra Costituzione?”, concludono.

Paola Lucino

 


Pubblicato il 27 Marzo 2024

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