Senior Employ Ability, come aiutare i manager over 50 a trovare lavoro
Come aiutare i manager over 50 a trovare sbocchi lavorativi in un mercato che non è affatto generoso nei loro riguardi. Se ne è recentemente parlato nel corso di un convegno a San Marco in Lamis, organizzato dalla Confederazione e Unione Sindacati Autonomi. Lo strumento individuato è il progetto: Senior Employ Ability. Esiste oggi sul mercato un gran numero di risorse senior che difficilmente riescono a trovare una collocazione lavorativa, sia di tipo tradizionale, che nei mercati della consulenza o in quello emergente del “temporary management”, in quanto, pur avendone le capacità , non sono in grado di offrire un “prodotto” che il mercato sia al momento disposto ad acquistare. Lo ha illustrato Maria Grazia De Angelis, presidente di AISL_O (Associazione Italiana di Studio del Lavoro per lo Sviluppo Organizzativo), in occasione del “Convegno sul Lavoro: sviluppo alternativo” svoltosi recentemente a San Marco in Lamis, su iniziativa della Confederazione e Unione di Sindacati Autonomi. E’ un progetto innovativo di politiche attive per il mercato che sta riscontrando interesse ed una “promessa” di sostegno nel territorio pugliese da parte del Senatore Domenico Scilipoti Isgrò, presente tra i numerosi relatori. E’ stato sottolineato che le piccole e medie imprese, asse portante del nostro sistema economico, sono caratterizzate da strutture snelle, velocità nei processi decisionali, e scarsa burocratizzazione, ma sono anche le più esposte al rischio di obsolescenza, in un’epoca contrassegnata da cambiamenti continui. La piccola e media impresa, per restare competitiva, deve quindi individuare un modo per velocizzare le proprie dinamiche interne. E’ necessario iniettare in azienda nuova managerialità, capace di agire in qualità di facilitatore del processo di cambiamento e di introdurre stabilmente in azienda le capacità richieste. Un ragionevole punto di equilibrio tra bisogno di managerialità e vincoli economici e culturali viene individuato nello strumento del Temporary Management. D’altra parte, nel mercato del lavoro sono oggi presenti troppe persone valide che non trovano sbocco: bisogna fare in modo che queste risorse non vadano disperse, ma diventino appetibili per le imprese. Per comprendere il bacino potenziale di energie da preservare e rendere utile basta un semplice calcolo: posto che un manager di 50 anni abbia oggi davanti a sé una vita lavorativa utile di almeno altri 15 anni, basta moltiplicare tale dato per il numero di manager in mobilità e rendersi conto dell’enorme potenziale da preservare. Sostanzialmente si possono identificare tre tipi di persone all’ interno di questo bacino: AISL_O e IIM Italy, coerentemente con i propri obiettivi istituzionali, hanno iniziato un percorso di aggregazione di interessi e di consensi attorno ad un progetto innovativo, denominato Senior Employ-Ability, soprattutto per quanto attiene alla modalità di creazione della domanda e di incontro con la relativa offerta.Volendo guardare oltre in un’ottica più ampia, la realizzazione del progetto nella Regione Puglia rappresenta un ulteriore anello di una catena che porti anche in Puglia la emanazione di una legge per co-finanziare interventi di Temporary Management nelle piccole e medie imprese, seguendo i precedenti virtuosi della Regione Umbria, e della Regione Friuli Venezia Giulia. In sintesi, si tratta di alimentare due processi paralleli, ciascuno con dinamiche e tempi propri, che una volta a regime, e dopo aver superato positivamente la fase pilota, potrebbero innescare un meccanismo di interazione virtuosa e allargarne l’area di applicazione, con l’obiettivo di rendere efficacemente disponibili al mercato, specie a quello delle piccole e medie imprese, energie, intelligenze e capacità di manager ultracinquantenni che hanno oggi difficoltà a trovare uno sbocco sul mercato.
Bruno Volpe
Pubblicato il 27 Febbraio 2018