Scoiattolo nero, il pericolo viene da fuori
Nella Foresta Umbra e nei boschi del Sub Appennino Dauno capita talvolta di scorgere esemplari di Sciurus Meridionalis, animale diffuso dall’Abruzzo all’Aspromonte. Stiamo parlando dello scoiattolo nero, una sottospecie dello Sciurus Vulgaris, altrimenti noto come scoiattolo europeo o scoiattolo rosso, ben diffuso a nord della penisola. Ma sorgono dubbi : quei rari esemplari neri avvistati ai confini pugliesi appartengono tutti alla specie Sciurus Vulgaris?… Prima di affrontare l’argomento è opportuno ricordare che principali predatori degli scoiattoli rossi e neri sono da sempre la martora, il gatto selvatico e diverse specie di rapaci. Ma adesso a questi si sono aggiunti nuovi nemici, altre specie di scoiattoli, importate e avventatamente liberate in natura, come lo scoiattolo grigio (di origine nordamericana), il callosciurus (che viene dal sud-est adriatico e si distingue per la livrea striata) e la Tamia siberiana o Borunduck (Giappone). Il primo della lista è considerato il più dannoso. L’Unione Internazionale per Conservazione della Natura ha inserito lo scoiattolo grigio tra le cento più invasive al mondo. Tra l’altro questo animale rappresenta una iattura anche per le colture di cereali e di frutta da guscio; non bastasse, è dannoso persino per gli alberi, che scorteccia d’inverno (a differenza del suo ‘collega’ rosso, lo scoiattolo grigio non va in letargo) rendendoli maggiormente vulnerabili al gelo e agli attacchi dei parassiti. Attualmente esistono sette colonie di scoiattolo grigio : nel torinese, a Trecate in provincia di Novara, intorno a Genova, nel parco di Monza, in quello del Ticino, in provincia di Arezzo e vicino Monte Malbe, in Umbria. Ma la specie si va pure inurbando : Lo scoiattolo grigio è segnalato in quasi tutta l’area urbana e peri-urbana di Perugia, dove è riuscito a colonizzare anche diversi parchi cittadini. L’allargarsi della presenza dello scoiattolo grigio all’Umbria aumenta considerevolmente il rischio di sopravvivenza dello scoiattolo rosso in Italia. Meno insidioso per lo scoiattolo rosso, ma non per questo da sottovalutare, è il callosciurus, la cui presenza è segnalata nel territorio di Maratea. Anche quest’altra specie alloctona risulta in espansione. E una sottospecie del callosciurus si presenta completamente nera… Ciò induce a tornare all’interrogativo di partenza : sono esemplari di Sciurus Meridionalis quei pochi avvistati nella Foresta Umbra e nel Sub Appennino Dauno? Perché se si trattasse invece di esemplari neri di callosciurus si dovrebbe concludere che a rischio ora è la sopravvivenza anche dello scoiattolo nero.
Italo Interesse
Pubblicato il 28 Aprile 2018