Sanità: l’intelligenza artificiale a disposizione dei nefropatici
Precious (PREdictive Computer aIded scOring sUpport System) e’ un progetto che traccia una nuova strada per la prevenzione e la diagnosi precoce dell’insufficienza renale acuta mediante l’utilizzo di tecniche di intelligenza artificiale, e suggerisce percorsi terapeutici personalizzati per i malati affetti da malattia renale acuta in terapia intensiva. Il progetto Precious coinvolge quattro aziende (Item Oxygen, capofila, Amt Services, Cooperativa Edp La Traccia, Biofordrug) e tre universita’ (Bari e Foggia, Politecnico di Bari) ed è finanziato dall’assessorato allo Sviluppo economico della Regione Puglia nel filone Cluster Tecnologici regionali. La fase sperimentale e’ gia’ stata avviata dal Policlinico di Bari e dagli Ospedali Riuniti di Foggia, e mette in sinergia vari settori: medicale, biologico, nanotecnologico, informatico e bioingegneristico, con l’intento di produrre kit sanitari e prodotti che si avvalgano del supporto dell’intelligenza artificiale per misurare in tempo reale i parametri essenziali per la diagnosi dell’insufficienza renale acuta (Aki). Precious ha inoltre il vantaggio – e’ stato sottolineato – di limitare i costi sanitari perche’ e’ orientato alla diagnosi preventiva delle malattie renali acute con l’utilizzo di strumenti di business intelligence. L’insufficienza renale acuta – e’ stato ricordato – “e’ una sindrome clinica caratterizzata da un brusco declino della funzionalita’ renale. La letteratura medica internazionale mostra come il sopraggiungere dell’Aki possa compromettere irreversibilmente la funzionalita’ di altri organi, portando alla dialisi e all’aumento del rischio cardiovascolare e mortalita’ del paziente. Infatti, le malattie cardiovascolari e quelle renali sono strettamente correlate, e cio’ amplia il campo di applicazione del progetto anche verso i pazienti coronarici. Tali conseguenze sono dovute soprattutto al tardivo riconoscimento della sindrome Aki, da qui l’esigenza di mettere a punto un sistema che lo individui attraverso biomarcatori precoci (metaboliti e proteine del siero e delle urine)”.
Pubblicato il 8 Settembre 2017