Anche a Cerignola una RSA per anziani e disabili
Il Comune di Cerignola ha emesso il provvedimento di autorizzazione alla realizzazione di una residenza sanitaria assistenziale, previo parere di compatibilità favorevole rilasciato dalla ASL Foggia e dal competente Ufficio Regionale. La nuova RSA avrà una dotazione di 45 posti letto per anziani non autosufficienti, di cui n. 3 per pazienti affetti da Alzheimer, e sorgerà nell’area compresa tra la Caserma dei Carabinieri e il centro commerciale Lidl, in zona già destinata a servizi di pubblico interesse. “Avviamo l’iter per l’attivazione di un servizio sino ad oggi assente nel nostro distretto sociosanitario, costringendo l’utenza locale a rivolgersi alle strutture già presenti a Foggia, Troia, Sannicandro Garganico, Monte Sant’Angelo, San Marco in Lamis e Rodi Garganico” dichiara l’Assessore alle Politiche Sociali Rino Pezzano, che spiega come “trattandosi di opera di interesse pubblico, la tempistica sarà relativamente rapida e sottoposta a tutte le valutazioni regionali per l’ottenimento dell’autorizzazione all’esercizio e del relativo accreditamento”.La struttura avrà una gestione totalmente privata, a cura di un Consorzio di Cooperative di Foggia operante da diversi anni nel settore sanitario e sociale, convenzionata con il Servizio Sanitario Regionale pubblico. La dotazione organica di personale vedrà impiegati da 45 a 50 unità tra personale medico, infermieristico, terapisti della riabilitazione, operatori socio sanitari, psicologi, assistenti sociali, oltre che personale amministrativo e addetti ai servizi generali. Le Residenze Sanitarie Assistenziali sono cliniche convenzionate con la Regione che offrono ai non autosufficienti (che siano anziani o no) una assistenza medica, infermieristica e/o riabilitativa per le loro patologie fisiche, psichiche, sensoriali o miste. I destinatari aventi diritto di fare richiesta per le R.S.A. sono: disabili fisici, psichici, sensoriali o a lento recupero non assistibili a domicilio e che richiedono un progetto riabilitativo individuale, caratterizzato da trattamenti sanitari riabilitati estensivi; persone non autosufficienti, non assistibili a domicilio, affette da grave disabilità, che richiedano un alto livello di supporto assistenziale ed infermieristico 24 ore su 24. In relazione alla gravità della patologia, la durata del trattamento può essere anche permanente. “Aggiungiamo un ulteriore tassello all’infrastrutturazione sociosanitaria di questo territorio, in ossequio al principio costituzionale del diritto alla cura e di quello morale a riceverla nella propria casa, senza faticosi spostamenti per utenti e famiglie- conclude Pezzano-. Per parte nostra, faremo in modo che i tempi di lavoro abbiano la giusta misura, considerata l’importanza del servizio atteso dal distretto”.
Pubblicato il 29 Giugno 2017