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Rotice non è più sindaco, il campo largo fa già scuola

Maria Teresa Valente dopo la caduta dell’amministrazione a Manfredonia: “Il voto di Foggia è un esempio virtuoso”

“Cronaca di una fine annunciata”, è questo il commento di Maria Teresa Valente, capogruppo di “Con” al Comune di Manfredonia dopo che 13 consiglieri su 24 ne hanno decretato la caduta con firme davanti al notaio. Si tratta del secondo tempo di una partita cominciata a settembre scorso, almeno nelle fibrillazioni della maggioranza, che rientrò per il ritiro delle dimissioni di due consiglieri che avevano già firmato davanti al notaio. Quieto vivere date le imminenti consultazioni elettorali e Foggia, non voler creare ricadute politiche sul capoluogo, fatto sta che Gianni Rotice ha resistito fino a ieri. Con la firma di Sara Delle Rose sono stati raggiunti i 13 consiglieri su 24 necessari a chiudere l’esperienza dell’imprenditore arrivato dalla società civile e salito allo scranno più alto per il tramite di Forza Italia e di Giandiego Gatta. Il parlamentare azzurro aveva mostrato di dissentire da molte delle scelte del sindaco e se fino alle provinciali la spaccatura era stata meno evidente e veicolata attraverso le note stampa del partito, a settembre, quando la sua consiliatura era in bilico, è stato chiaro nel prenderne le distanze. Due consiglieri, Di Staso e Carbone, avevano già mollato la maggioranza restando tuttavia in Forza Italia. Questi i precedenti.

“Si trascinava agonizzante quest’ amministrazione- prosegue Valente- un problema non solo politico ma della città che in questi due anni è rimasta immobile. Sono mesi che chiediamo al sindaco una visione, una prospettiva di futuro ma non abbiamo trovato risposte se non impreparazione e gaffe continue.”

La consigliera di ‘Con’ ritiene che si tratti di una coincidenza la fine dell’amministrazione Rotice e la conclusione della tornata amministrativa a Foggia. “Poteva capitare in qualunque momento vista la difficoltà di andare avanti del nostro consiglio comunale. Il voto di Foggia per noi è molto importante. A Manfredonia, contro Rotice, il centrosinistra perse due anni fa perché non riuscì a organizzarsi, ma questa volta sarà diverso. Foggia dimostra che uniti si vince”. Insomma il campo largo fa scuola: “Per noi è un esempio virtuoso come per le amministrative in tutta la provincia”. La data del voto a Manfredonia è già scolpita nella mente di chi si accinge alla campagna elettorale: “Il 9 giugno prossimo, quando si voterà per le elezioni europee. Un commissario per 6-7 mesi non potrà che fare meglio della precedente amministrazione”. (p.l)

 


Pubblicato il 28 Ottobre 2023

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