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Rifiuti pericolosi, il Comune di Cerignola si costituisce parte civile

Il Comune di Cerignola si costituirà parte civile nel processo contro gli autori di tutti i reati ambientali compiuti nelle campagne del nostro territorio ed evidenziati dalla magistratura con l’inchiesta “Black Land”. La Giunta ha deliberato la volontà di procedere in tal senso, dopo che un’analoga decisione era stata adottata dal Consorzio di Igiene Ambientale Bacino Fg/4. “E’ assolutamente necessario intraprendere azioni forti ed urgenti a tutela delle nostre città – dice il Sindaco Antonio Giannatempo – per lanciare un segnale chiaro ai gruppi criminali campani che traggono profitti colossali dallo smaltimento illegale dei rifiuti e a chi, e mi riferisco ai proprietari delle aziende agricole cerignolane compiacenti, ha permesso che si perpetrasse tale scempio nelle nostre campagne”. E’ fuori discussione, infatti, che senza il consenso di alcuni nostri concittadini, sarebbe stato molto più difficile per i malfattori lo sversamento abusivo.
Quanto ai rifiuti vari portati alla luce dagli scavi eseguiti nei giorni scorsi nella cava di Borgo Libertà, Giannatempo dice di voler attendere, prima di pronunciarsi, “i risultati delle analisi di laboratorio esperite sul campionamento effettuato dal consulente della Procura di Foggia, visto che in questo momento non è possibile indicare la natura dei rifiuti stessi. E’ chiaro che ci muoveremo di conseguenza nel momento in cui ne sapremo di più”. I Sindaci dei Comuni del Consorzio avevano inoltre chiesto in una lettera al Presidente della Giunta regionale Nichi Vendola un incontro urgente per discutere delle conseguenze prodotte sulle popolazioni locali dall’esistenza di numerose discariche abusive inquinanti nel territorio della Capitanata, evidenziata dalle recenti inchieste giudiziarie che hanno riguardato anche la provincia di Foggia. Ad oggi, però, nessuna risposta da Bari.
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Pubblicato il 10 Maggio 2014

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