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Riciclaggio nel Potentino dei proventi della criminalità foggiana, nove arresti

Nel Potentino sequestrato un resort di lusso

Guardia di finanza e polizia hanno sgominato, alle prime luci dell’alba, un sodalizio criminale dedito al “riciclaggio dei proventi della criminalità foggiana, derivanti anche dalle rapine ai portavalori, con la connivenza di imprese operanti in Basilicata e Lombardia”. Nell’operazione Il sequestro preventivo d’urgenza del resort di lusso “San Barbato” di Lavello (Potenza) dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia nell’ambito di un’operazione della Dda di Potenza con al centro i rapporti tra il noto imprenditore lucano Antonio Liseno – proprietario della struttura ricettiva – e il clan Cartagena-Saracino di Cerignola (Foggia). Liseno, 58 anni, di Lavello, è stato arrestato e trasferito in carcere insieme ad altre otto persone, tra cui Pasquale Saracino (51) e Sante Cartagena (58), entrambi di Cerignola. Per altre due, il gip di Potenza ha disposto i domiciliari. Fiamme Gialle e Polizia hanno inoltre eseguito il sequestro di beni per un totale di circa dieci milioni di euro, provento – secondo gli investigatori – del riciclaggio, e dei compendi aziendali di dieci società, tra cui la Sg e la Glam’our Italia, di proprietà dello stesso Liseno e operanti nel commercio e nell’e-commerce di beni elettronici. Liseno è anche accusato di aver realizzato una frode fiscale nel settore della telefonia.

 

 


Pubblicato il 1 Luglio 2025

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