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Riaprono le palestre, ma è caos rimborsi

E’ davvero interminabile l’elenco dei settori afferenti il lavoro, commercio, cultura, sport e tempo libero colpiti più o meno pesantemente della ‘clausura’ determinata dal contagio Sars/Cov2 in questi ultimi tre mesi. Ed anche se da ieri hanno riaperto in Puglia palestre, piscine e centri sportivi, il caos è indescrivibile. Vuoi per mancanza di chiarezza nelle disposizioni vuoi, nel caso delle piscine riaperte da ieri in Puglia, sui rimborsi spettanti agli utenti. A denunciarlo è stato l’associazione maggiormente rappresentativa di utenti e consumatori il Codacons, che ha colto l’occasione della riapertura di centri sportivi e piscine ricordando come il <<Decreto Rilancio>> varato dal Governo preveda un indennizzo in favore degli utenti per i giorni di chiusura degli impianti. In altri termini, tanto per essere ancora più chiari, l’attività di palestre, piscine e centri sportivi è stata sospesa per effetto del Decreto della presidenza del consiglio dei ministri (dpcm) del Governo firmato dal Premier Giuseppe Conte lo scorso 9 marzo, e ha potuto riprendere solo a partire da ieri – ha rimarcato il Codacons – Questo ha comportato ben settantasei giorni complessivi di chiusura degli impianti, e il diritto degli utenti al rimborso parziale degli abbonamenti. Lo stesso Decreto Rilancio, all’articolo 216 comma 4, prevede in capo ai gestori degli impianti sportivi l’obbligo di rimborsare i propri clienti per la chiusura degli esercizi, anche attraverso voucher di pari valore, utilizzabile entro un anno dalla cessazione delle misure di sospensione dell’attività sportiva. Ma non è finita. Le palestre della regione, però, si sono mosse in ordine sparso: molte strutture hanno deciso di indennizzare i propri iscritti allungando il periodo di validità degli abbonamenti, altre hanno offerto corsi e lezioni via web; tutte opzioni facoltative che possono essere scelte dal consumatore come forma di indennizzo, ma che non escludono la possibilità degli utenti di chiedere e ottenere i rimborsi qualora non intendano avvalersi di tali offerte. Proprio per aiutare i cittadini della Puglia a far valere i propri diritti e ottenere il rimborso previsto dalla legge, il Codacons ha attivato uno specifico servizio di assistenza telefonica, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 14 alle ore 17 al numero 89349966, dove un team di legali fornirà spiegazioni in merito alla richiesta di indennizzi.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 26 Maggio 2020

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