Referendum, anche Foggia partecipa alla giornata di mobilitazione
Palma, Cgil Foggia: “Restituire al lavoro la dignità sancita dalla Costituzione”

Anche Foggia partecipa alla giornata di mobilitazione nazionale di oggi che vedrà 120 piazze animarsi in tutta Italia per lanciare la campagna per i cinque referendum su lavoro e cittadinanza che si voteranno l’8 e il 9 giugno prossimi. Nel capoluogo dauno ci sarà un happening che alternerà momenti di cultura e musica a testimonianze di lavoratrici e lavoratori che vivono quotidianamente le condizioni di precariato, insicurezza, subordinazione che il referendum si propone di superare. “Dobbiamo vincere una diffusa disaffezione al voto e spingere le persone a partecipare per poter raggiungere il quorum – spiega il segretario generale della Cgil di Foggia, Gianni Palma. Il referendum è una forma di democrazia diretta, chi vota si sa che in caso di vittoria il giorno dopo quelle norme saranno abrogate e non potranno essere reintrodotte con percorsi legislativi. A sostegno dei referendum sono state raccolte milioni di firme e l’obiettivo è restituire quella dignità costituzionale al lavoro e riconquistare diritti cancellati dalle politiche neoliberiste degli ultimi trent’anni, che non hanno portato nulla in termini di stabilità occupazionale e potere d’acquisto dei salari”. Quattro i quesiti sul lavoro: il primo si propone di abrogare la norma che disciplina i licenziamenti illegittimi nelle imprese con più di 15 dipendenti, prevedendo in questi casi il reintegro nel posto di lavoro e non un semplice indennizzo come previsto oggi. Il secondo punta invece ad aumentare le tutele per lavoratrici e lavoratori delle piccole imprese sotto i 16 dipendenti sempre in caso di licenziamento illegittimo, superando il limite delle 6 mensilità come risarcimento. Il terzo punta all’eliminazione delle norme che permettono l’abuso dei contratti a termine per ridurre la piaga del precariato, reintroducendo l’obbligo delle causali giustificative in caso di ricorso a questo tipo di rapporti di lavoro. Il quarto punta ad accrescere la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il quinto quesito insiste sul tema della cittadinanza e propone di ridurre da dieci a cinque anni i tempi di residenza legale in Italia per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana, fermo restando i requisiti richiesti per ottenerla.
Pubblicato il 12 Aprile 2025