“Rapine a tir tra Bari, Bat e Foggia: smantellata una banda armata, sei misure cautelari
Nel blitz “Long Vehicle” dai Carabinieri

Un gruppo “gerarchizzato e stabile”, i cui componenti “agivano in sintonia”, usando auto rubate o con targhe ricettate, con una cassa comune e che in un immobile al confine tra le città di Bisceglie e Molfetta, aveva “una base logistica” in cui pianificava rapine ai danni di camionisti che viaggiavano sulle strade del Barese, e dove venivano sistemate armi e la refurtiva, per lo più composta da prodotti alimentari. È quanto scoperto dai Carabinieri del comando provinciale di Trani che, dopo una attività di indagine condotta in tre mesi l’anno scorso, hanno arrestato quattro presunti componenti del gruppo mentre altri due sono stati raggiunti da obbligo di dimora. Gli indagati, la gran parte con precedenti penali, sono di Bitonto, Trani, Corato, Bari e San Severo e rispondono a vario titolo, di associazione per delinquere dedita alle rapine pluriaggravate, sequestro di persona anche con uso di armi, ricettazione e riciclaggio. Al vertice dell’associazione, c’era un uomo di 48 anni di Bitonto che, per gli investigatori, era “il promotore e l’organizzatore” dei colpi e che “attribuiva i ruoli ai componenti del gruppo ma che spesso partecipava alle rapine”, ha spiegato il maggiore Christian Proietti, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri Bat, nel corso della conferenza stampa. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Trani e denominata Long Vehicle a causa della grandezza dei tir presi di mira, ha permesso di definire le modalità di azione del gruppo: uno degli indagati a bordo di un’auto, aveva il compito di individuare il bersaglio che poi segnalava con una ricetrasmittente ai complici che lo attendevano su una seconda auto usata per affiancare la vittima che era poi, costretta a fermarsi sotto la minaccia delle armi. Il camionista veniva sequestrato per alcune ore utili al gruppo per appropriarsi del carico. Soltanto al termine delle operazioni di stoccaggio del bottino, la vittima veniva liberata. Due gli episodi contestati al gruppo e avvenuti sulla provinciale 238, all’altezza di Corato nel Barese: in un caso il gruppo non ha preso il carico perché “non di suo interesse”, hanno spiegato i militari, nell’altro invece a bordo della cabina del tir, c’era il figlio 17enne del conducente del mezzo. “Jammer, lampeggianti e ricetrasmittenti venivano ampiamente impiegati per eludere i controlli”, ha dichiarato il comandante provinciale dei carabinieri Bat, il colonnello Massimiliano Galasso. “Altre rapine sono state sventate a causa della massiccia presenza di pattuglie dei carabinieri”, ha evidenziato Proietti. Pistole a salve, materiali per lo scasso sono state sequestrate nel corso dell’operazione che “è servita a tutelare sia la sicurezza dei cittadini e sia quella del mercato”, ha concluso Galasso.
Pubblicato il 17 Ottobre 2025



