Quartieri Settecenteschi: molti edifici sono in uno stato di profondo degrado
La definizione di quartieri Settecenteschi e Ottocenteschi farebbe pensare a zone del tessuto urbano di particolare pregio storico e architettonico; ma, ad eccezione di qualche palazzo e dei punti che intersecavano alcuni tratturelli, per la maggior parte si tratta di edifici che hanno scarso valore, costruiti dopo il devastante terremoto che nel 1731 rase al suolo il centro abitato. Questa parte di Foggia, proprio nel cuore della città, attende da anni di essere riqualificata. L’ultima denuncia arriva dal Meetup 5 Stelle Fovea, che ha depositato un’istanza indirizzata al sindaco, al comandante della polizia municipale e ai vigili del fuoco per segnalare lo stato di abbandono di alcuni edifici; come quelli in via Persico e in via Garofalo, entrambi nella parte Ottocentesca. In queste zone antiche sono presenti altri edifici in stato di abbandono, già segnalati al Comune. Questi immobili – denunciano i grillini – rappresentano un ricettacolo di rifiuti e insetti di ogni genere, che mettono in pericolo la salute dei cittadini. Sono quasi 2500 le persone – tra cui molti stranieri – che vivono in questi quartieri. Il programma di riqualificazione è fermo, da anni, nell’ambito del nuovo PUG, ancora in fase di elaborazione. La maggiore difficoltà è rappresentata dalla frammentazione delle proprietà degli immobili, che non ha permesso, finora, di avviare un programma di demolizione e ricostruzione; complice anche la crisi economica, che ha rallentato il settore dell’edilizia.
Pubblicato il 15 Febbraio 2017