Qualità della vita, Foggia perde sei posizioni rispetto al 2013
La provincia di Foggia nella classifica sulla qualità della vita 2014, redatta dal Sole 24 Ore, perde sei posizioni rispetto al 2013. Esce dalla top 100 e si attesta al 105esimo posto. Peggio di lei soltanto Reggio Calabria ed Agrigento. Ravenna guadagna cinque posizioni e strappa il comando a Trento (seconda). Terza Modena. Al centro-sud la prima è Roma, in dodicesima posizione, che guadagna ben otto posizioni.
Sei gli indicatori attraverso i quali sono state valutate le performance di ciascuna provincia: tenore di vita (98esima), servizi e ambiente (98esima), affari e lavoro (80esima), ordine pubblico (91esima) popolazione (82esima), tempo libero (100esima).
Questa 25esima edizione della classifica sulla vivibilità delle province italiane non sorride affatto a Foggia e conferma il divario tra Nord e Sud.
“La classifica mostra in pieno le difficoltà che Foggia e la Capitanata stanno affrontando in larga parte dei parametri che vengono presi in considerazione dal quotidiano economico, a cominciare dall’ordine pubblico, che incide ancora profondamente sull’indice della vivibilità”. Così il sindaco di Foggia, Franco Landella, commenta la classifica del quotidiano di Confindustria. “In via preliminare occorre specificare sempre che la classifica sulla qualità della vita elaborata ogni anno da “Il Sole 24 Ore” riguarda le province e non le città capoluogo – dichiara il sindaco di Foggia –. Una precisazione opportuna, perché aiuta a contestualizzare in modo più preciso indicatori e risultati, tendenze e criticità. Al risultato finale, dunque, concorrono fattori che interessano l’intero territorio provinciale. Ogni tipo di analisi va quindi formulata allargando la visuale e riflettendo sulla situazione complessiva vissuta dalla nostra Capitanata”.
“I dati che ci pongono al terzultimo posto nella classifica delle province italiane – commenta il primo cittadino –, mostrano con grande evidenza alcune difficoltà a cominciare dagli indicatori che si riferiscono alla sicurezza e all’ordine pubblico, dove la nostra provincia risulta essere ultima in particolare per reati di natura estorsiva ed al 93° posto per rapine”. “Un risultato che purtroppo conferma tutte le preoccupazioni che recentemente abbiamo trasmesso al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che il 18 dicembre sarà in città e che ha garantito una maggiore attenzione del Governo – aggiunge Landella –. Gli stessi risultati inerenti la velocità della giustizia, ad esempio, sono il frutto di una difficoltà di organici e di personale che finisce per incidere chiaramente anche su una “macchina giudiziaria”, quella di Foggia, che solo qualche anno fa è stata giudicata tra le più produttive d’Italia”.
Pubblicato il 2 Dicembre 2014