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Pugliese: “Per carità, fermate lo scempio di Aeroporti di Puglia”

“Riteniamo ormai colma la misura per ciò che concerne la gestione di Aeroporti di Puglia. Una gestione che i fatti hanno bollato inesorabilmente come fallimentare, sotto ogni punto di vista” non le manda a dire il segretario generale  della Uil Puglia, Aldo Pugliese.
In queste ore le categorie dei trasporti di tutti i sindacati confederali sono scese in campo direttamente, con la prima di una serie di manifestazioni unitaria, per denunciare lo stato di precarietà in cui vivono i lavoratori dell’ente e la gestione unilaterale dell’attuale management aziendale, protagonista di una gestione che ha assunto più una dimensione ‘caratteristica’ che pubblica, imperdonabile per un ente partecipato al 99% dalla Regione Puglia e che, pertanto, dovrebbe porsi come priorità assoluta quella di una gestione che rifletta e assuma le reali esigenze non solo dei lavoratori, ma di tutti i cittadini pugliesi, per tutelare un diritto sacrosanto qual è quello alla mobilità.
“Inutile dire – dichiara Pugliese – che condividiamo pienamente la battaglia intrapresa dalle categorie, anche perché la UIL è sempre stata in prima linea per mettere in risalto la deriva verso la quale la gestione di AdP si stava avviando da tempo. I fatti relativi all’aeroporto Gino Lisa di Foggia parlano da soli: voli promessi, addirittura annunciati, e mai partiti. Disagio a cui ha fatto seguito lo stucchevole rimpiattino di responsabilità, dal quale, come sempre, non è mai emerso un responsabile, mentre per tanti cittadini e tante aziende e settori produttivi del territorio dauno sfumava l’ennesima possibilità di rivedere uno spiraglio di speranza”.
“Sullo scalo di Taranto-Grottaglie è meglio stendere il classico velo pietoso – continua il segretario Uil -. Da anni, Piano dei Trasporti dopo Piano dei Trasporti, si punta su un servizio cargo di cui, però, fattivamente, non si ha alcuna notizia, né vantaggi per un territorio messo alla berlina da una durissima crisi economica. Intanto la cattedrale nel deserto di Grottaglie perde pezzi e opportunità. Uno spreco macroscopico considerando che l’aeroporto ionico è l’unico in grado, grazie alla sua pista di 3,2 km, di garantire atterraggio e decollo di aerei delle dimensioni dei Jumbo, strategicamente fondamentale, punto di riferimento per l’intero arco ionico, da quello salentino a quello calabrese settentrionale, e per le relative strutture turistiche, industriali e commerciali”.


Pubblicato il 6 Dicembre 2014

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