Presa banda in trasferta, rubavano gasolio in tutt’Italia
Effettuavano trasferte in tutto il territorio nazionale, in modo organizzato e con compiti ben precisi i componenti del sodalizio dedito ai furti di ingenti
quantitativi di gasolio, autocisterne e autoarticolati, nonché alla ricettazione del gasolio provento dei furti arrestati ieri dai carabinieri di Verbania e Foggia, in collaborazione con i colleghi di Bari. I militari hanno tratto in arresto sei persone, e sottoposto altre sei all’obbligo di dimora in esecuzione a provvedimenti restrittivi emessi dal gip presso il Tribunale di Verbania Sondrio e Foggia. Una persona, resasi irreperibile, è attualmente ricercata. L’indagine, denominata “Troll”, è iniziata a Verbania in seguito ad un furto compiuto nella notte del 4 ottobre 2013 nella sede di una ditta di combustibili di Domodossola (VB). Alcune persone penetrarono all’interno dell’azienda e portarono via 63573 litri di gasolio. Gli accertamenti da parte dei militari hanno permesso di individuare alcuni mezzi utilizzati dai malfattori,identificando così alcune persone già note alle forze di polizia per fatti specifici. Le indagini avviate sul conto di alcuni uomini residenti nel comune di Cerignola, hanno così consentito di accertare l’esistenza di un gruppo criminale composto da cittadini italiani, specializzati in furti ingenti di gasolio presso ditte con l’utilizzo di autocisterne rubate o che venivano portate via dal luogo dei furti. Durante le indagini, i militari di Verbania e di Foggia, hanno effettuato servizi di pedinamento che hanno consentito di osservare gli indagati nell’atto di perpetrare furti in alcune località italiane e di arrestare in flagranza di reato 14 persone resesi responsabili di due furti in provincia di Sondrio e Ascoli Piceno, e di recuperare tutta la refurtiva consistente in circa 90000 litri di gasolio. Il 19 novembre 2013, tra l’altro, i componenti del sodalizio si sono resi responsabili di un maldestro tentativo di furto ai danni di un deposito di combustibile della provincia di Pistoia, nel corso del quale fuoriuscirono dalla cisterna circa 27.000 litri di gasolio che si riversarono nei terreni e nei campi circostanti causando il loro inquinamento. Alcuni indagati – e’ stato inoltre accertato nel corso delle indagini – erano soliti utilizzare documenti di identità falsi (patenti di guida, carte di identità), nonché documenti di circolazione contraffatti poiché, nel periodo delle indagini, alcuni di loro erano soggetti sottoposti a obblighi cautelari nei comuni di residenza in quanto già condannati o arrestati per reati della stessa specie.
Pubblicato il 20 Gennaio 2015