Cronaca

Porta Santa di San Michele. Padre Ladislao: “Abbiamo tutti bisogno di misericordia”

Il Santuario di San Michele a Monte Sant’ Angelo è sede di Porta Santa della Misericordia, nell’ anno del Giubileo indetto da Papa Francesco. In questo santuario, la Porta della Misericordia si aprirà il giorno 19 Dicembre, alle ore 18,00.  L’apertura spetta, come da copione, al vescovo diocesano, Monsignor Castoro che, dopo la rituale statio dei fedeli, attraverserà in processione la Porta Santa per dopo celebrare messa. Di questo parliamo col rettore del santuario, padre Ladislao.

Padre Ladislao, come si articola da voi la cerimonia?

“Alle ore 18,00 la comunità dei fedeli e dei parrocchiani si riunisce nella statio, poi in processione, seguendo il vescovo, si entra nel santuario attraverso la Porta Santa. Dopo segue la messa. Il segno della Porta, da un punto di vista teologico, rappresenta nostro Signore, che appunto è la porta privilegiata per entrare nel Regno di Dio. Lui è non solo porta, ma via, verità e vita”.

Dal punto di vista spirituale, che cosa rappresenta il Giubileo?

” E’ il trionfo della grazia e della divina misericordia e non a caso il Papa lo ha voluto dedicare a quest’ultima. In questo tempo, più che mai abbiamo tutti bisogno di misericordia per saper farci perdonare e a nostra volta perdonare agli altri. La misericordia è la base della pace. Oggi, sfortunatamente tanti, anche tra coloro che si dicono cristiani, pensano di poter fare a meno sia di Dio che della sua misericordia, mettendo l’Io al posto di Dio con una certa dose di autoreferenzialità e direi arroganza, e i disastri si vedono nel mondo, con guerre liti e aggressioni”

Nel Giubileo si può lucrare l’indulgenza plenaria…

“Questo è vero e invito tutti a cercarla e ottenerla, mediante anche il sacramento della confessione. Tuttavia, preciso che durante tutto l’anno e ogni anno, non solo giubilare, l’ ottenimento dell’indulgenza plenaria, è possibile al nostro santuario. Fu una precisa volontà di papa Giovanni Paolo II. Il nostro santuario ha un valore destinato prevalentemente alla penitenza e alla conversione”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 16 Dicembre 2015

Articoli Correlati

Back to top button