Pista corta e velivoli da 50 posti e il Lisa può operare…per ora
L’associazione Mondo Gino Lisa, presieduta da Andrea Casto, ha presentato ieri uno studio di fattibilità da tener presente, a loro avviso, per far fruttare il Gino Lisa così com’è, in attesa dei lavori di allungamento della pista. Lo hanno chiamato Gargano Fly ed è il vettore ideale su cui appuntare le speranze di una ripresa dei voli dal Gino Lisa contando sulla pista attuale.
Lo studio prevede tre destinazioni: Bergamo, Torino e Venezia, un operativo di 20 voli a settimana con un velivolo da 50 posti, ad esempio un Bombardier Dash 8-315, e ottenendo un indice di riempimento pari al 75%, il che vuol dire 38 passeggeri su 50. Lo studio, però, parte dal presupposto che l’ipotetico vettore possa beneficiare di un contributo pubblico pari a un milione di euro all’anno, cosa non impossibile, ma comunque vincolata al placet della Regione Puglia, che intende sì valorizzare lo scalo dauno, ma sempre con un occhio alla spesa. Il progetto per ora resta sulla carta, ma precisa Andrea Casto, offre una serie di spunti di riflessione per analizzare in modo costruttivo il piano proposto dalla tanto chiacchierata società di brokeraggio con sede a Londra, Blue Wings Air, che a spese proprie dal prossimo 27 ottobre avvierà alcune rotazioni da e per lo scalo dauno. Nel frattempo continua la battaglia portata avanti dal Comitato Vola Gino Lisa e Adiconsum per sbloccare la procedura di rilascio della Via, step fondamentale per procedere all’aggiudicazione definitiva dei lavori di allungamento. Come ha illustrato l’avvocato Giuseppe Potenza, l’Adiconsum ha provveduto a diffidare sia il ministero all’Ambiente che il ministero per i Beni Culturali: dovranno ora procedere alla chiusura della procedura in quanto tutta la documentazione necessaria è già da tempo in possesso della Commissione per la Valutazione d’Impatto Ambientale.
Pubblicato il 2 Ottobre 2014