Cronaca

Piccoli fabbricati abusivi soffocano i terreni della foce del Candelaro

I terreni nei pressi della foce del torrente Candelaro soffocano: 40 ettari a sud di Manfredonia su cui, nel corso del tempo, sono stati realizzati fabbricati abusivi, spesso piccole costruzioni in lamiera e mattoni, in un zona soggetta a esondazioni e alluvioni. I manufatti illegali mettono a rischio l’assetto idrogeologico della zona e la stessa incolumità dei proprietari delle strutture abusive. Lo denuncia il movimento politico Alternativa Libera, che, attraverso il parlamentare Samuele Segoni, ha presentato un’interrogazione ai ministeri dell’Ambiente e dell’Interno. Si tratta di un’area naturalistica di grande pregio per la presenza di una nutrita avifauna e di numerose specie di uccelli migratori, a ridosso delle paludi di Frattarolo e dell’Oasi Lago Salso, qualificata dal Piano di Assetto Idrogeologico come area ad alta pericolosità idraulica. Dopo un lungo contenzioso tra il comune di Manfredonia e il Consorzio per la Bonifica di Capitanata, l’area fu assegnata a quest’ultimo ente nel 2009 dal Commissariato per la liquidazione degli usi civici di Bari, con la destinazione vincolata di patrimonio naturale e di ripristino ambientale.


Pubblicato il 27 Gennaio 2016

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