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Personale Adisu a rischio taglio ore col ‘global-service’

Non si spengono i riflettori sui bandi e gare gestite dalle società regionali, in Puglia. Questa volta è la “Fisascat Cisl” di Bari a schierarsi al fianco dei lavoratori impiegati sull’appalto relativo alle residenze studentesche ed uffici amministrativi dell’Agenzia che tutela il diritto allo studio universitario (Adisu) in Puglia. Il sindacato, al riguardo, precisa con una nota affidata ai suoi legali che “la sentenza del Consiglio di Stato n. 272/2018 non autorizza l’ADISU a modificare il criterio della clausola sociale, addirittura prevedendo che l’aggiudicatario debba assumere soltanto con contratti a termine”, ma accoglie semplicemente il principio che si possano indicare, in sede di formulazione dell’offerta concorrente, il numero delle maestranze che si intende utilizzare. Indispensabile, dunque, la riformulazione del bando ed un incontro urgente per affrontare la questione anche con il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Insomma, una forzatura della normativa – prosegue la nota – “inaccettabile, esecrabile, ingiustificata e contraria alla legge” che, in base alla clausola sociale, prevede che i lavoratori impiegati sull’appalto debbano passare da un datore di lavoro ad un altro alle stesse condizioni in cui esse si trovano al momento del cambio appalto, anche relativamente alla tipologia di contratto (a tempo indeterminato). “Va eliminato l’obbligo per i concorrenti di applicare assunzioni a tempo determinato dei lavoratori, inserendo la clausola sociale esattamente come è voluta dalla legge, – precisa Miriam Ruta, Segretario Fisascat Cisl Bari – anche se con i correttivi previsti dalla sentenza del Consiglio di Stato. I lavoratori impiegati sull’appalto devono transitare da un datore di lavoro ad un altro alle stesse condizioni contrattuali precedenti alla variazione di appalto”. Sindacati sul piede di guerra per la gara indetta dall’Adisu, tenendo presente che le Case dello Studente sono proprietà pubblica e andrebbero gestite direttamente dalla stessa Agenzia preposta, altrimenti –come ha già evidenziato il consigliere pugliese Cosimo Borraccino – non si vede la ragione stessa dell’esistenza dell’Agenzia, perché a quel punto i controlli potrebbe farli direttamente l’Assessorato. L’agenzia non ha il personale sufficiente? Si proceda a internalizzare le attività oggi affidate a privati. I lavoratori e le lavoratrici che espletano i servizi logistici all’interno delle Case degli Studenti non possono essere lasciati in balìa di società private che, pur di vincere la gara, si dicono pronte a osservare la cosiddetta “clausola sociale”, cioè a mantenere in servizio i dipendenti, ma immediatamente dopo procedono a drastici tagli delle ore di servizio di ciascuno, riducendo all’osso i già miseri salari che percepiscono. Anche il Gruppo di “Sinistra Italiana” in via Capruzzi s’è i impegna a tutelare, insieme ai Sindacati, gli interessi dei lavoratori, chiedendo al Presidente di ADISU, all’assessore Leo e al Presidente Emiliano di far inserire una clausola che mantenga fermo (e semmai aumenti) il quadro orario effettuato al momento da ciascun lavoratore, invitando le imprese che gareggeranno, a farlo sulla qualità dei servizi, e non sulla pelle delle persone.

Antonio De Luigi


Pubblicato il 10 Maggio 2018

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