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Per gli Ospedali Riuniti e per Foggia, un salto in avanti straordinario

Giornata epocale quella di ieri per la sanità foggiana: è stata inaugurata la nuova sede della Medicina Nucleare agli Ospedali Riuniti di Foggia. La struttura trova spazio all’interno del plesso che ospita la Radioterapia ed è stata completamente riprogettata e contempla una sezione diagnostica e una di terapia. Tra le attrezzature di cui il complesso dispone c’è un tomografo PET-TC a 128 strati, due gamma camere SPECT di nuova generazione, un tomografo TC a 16 strati.
“Credo che siamo di fronte al compimento di un sogno. La Medicina Nucleare con le sue attrezzature, i macchinari e le tecnologie più evolute che esistono oggi sul mercato può consentire di abbattere ulteriormente quel fenomeno che ha caratterizzato la vita del Sud e anche della nostra regione, quello cioè di andare a cercare altrove, al Nord, parliamo soprattutto dei malati oncologici, le risposte diagnostiche e terapeutiche più evolute. Oggi Foggia fa un salto in avanti straordinario.
Molti non dovranno più spostarsi altrove e, forse, da fuori regione verranno qui a Foggia a cercare quello che noi pugliesi cercavamo a Milano”.
È quanto dichiarato dal Governatore Nichi Vendola ieri mattina al taglio del nastro per il nuovo Servizio di Medicina Nucleare negli Ospedali Riuniti della città.
La cerimonia ha subito un leggero ritardo per un lieve malore di Vendola che è stato sottoposto ad una visita di controllo e che il suo staff ha definito come “semplice mal di gola”.
“Noi dobbiamo soprattutto confrontarci sul diritto alla salute e sui diritti dell’ammalato – ha poi sottolineato Vendola –, oggi ci sono due modi di guardare il riordino ospedaliero. Un modo è quello che riguarda le piccole lobby e i loro interessi. Un altro modo è quello del programmatore sanitario che, dovendo dare priorità al miglioramento dei servizi ai cittadini cerca, proprio nel momento in cui la sanità è sottoposta ad una massiccia cura dimagrante, di farle fare il salto proprio dal punto di vista tecnologico.
Penso – ha concluso il Presidente Vendola – alle prospettive della telemedicina che possono essere modernizzazione dell’offerta da un lato e abbattimento dei costi dall’altro”.

CC


Pubblicato il 22 Novembre 2014

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