CronacaCultura e Spettacoli

Oltre il sipario, disabili in scena sulle orme di Vasco

La compagnia teatrale di Orta Nova ha seguito il laboratorio intitolato "l'altra metà del cielo"

Ruggero, Maria Antonietta, Barbara Wioletta, Donato, Gabriele Egidio, Marilù, Marianna, Aurora, Alessandro, Vito, Sofia, Antonio, Jenny, Raffaele, Marcella, Massimo, Cosimo, Rebecca, Francesca Pia, Giuseppe, Mariaelena, Melissa Fatima, Valeria, Ester Flavia. Sono gli attori e le attrici della compagnia teatrale “oltre il sipario” composta da persone con disabilità. Ieri mattina si sono presentati ufficialmente a Foggia nel corso di un incontro organizzato dall’Aps (associazione
promozione sociale) non solo social, in partenariato con altre realtà associative. La compagnia teatrale di Orta Nova ha seguito il laboratorio intitolato “l’altra metà del cielo”, dando vita ad uno spettacolo ispirato proprio all’omonimo album
di Vasco Rossi presentato dal rocker alla Scala di Milano. Gli attori e le attrici sono pronti per andare in scena. Debutteranno venerdì 7 marzo a Cerignola. Poi si replica martedì 11 marzo a Bari e il 14 marzo a Foggia. “Il nostro progetto prende le orme dall’opera di Vasco Rossi, ma viene completamente rivisitata dai ragazzi che sorprendono le loro aspettative, vanno oltre i loro confini, sorpassano i loro
limiti fisici, corporei, mentali. Riescono ad esprimersi come non mai. Anche coloro che non possono utilizzare le parole riescono a trasmettere tanto”, dice Francesca D’Alessio, presidente dell’aps Non Solo Social. “Il teatro ci dà l’opportunità di fare un’inclusione vera, perché grazie al teatro si truccano, si vestono, indossano abiti di scena, vivono nuove esperienze, anche senza il tradizionale appoggio della
famiglia, sperimentando nuovi livelli di autonomia”, aggiunge Rita Specchio, coordinatrice del progetto e psicologa di SocialService. “Noi facciamo una provocazione di base che loro riempiono con una qualità poetica molto particolare”, evidenzia Enzo Toma, maestro di teatro che insieme a Francesco Gravino ha seguito il percorso teatrale dei ragazzi. «Il teatro permette di mostrare ad un pubblico, attraverso la lente particolare dell’arte, la condizione di relazione che c’è in una situazione, in questa cosa legata alla disabilità. L’arte permette ad un pubblico che spesso ha dei pregiudizi o dei preconcetti di vedere le cose in un’altra luce, di vedere delle abilità insospettabili. Questo perché noi facciamo un teatro in cui gli attori non sono chiamati a scimmiottare delle abilità, ma il contrario: noi mettiamo il teatro al servizio di ciò che loro fanno e siamo affascinati, innamorati di come loro lo fanno. Noi facciamo una provocazione di base che loro riempiono con una qualità poetica molto particolare» evidenzia Enzo Toma, maestro di teatro che insieme a Francesco Gravino ha seguito il percorso teatrale dei ragazzi. Il laboratorio di teatro sociale ha uno strategico ruolo educativo perché consente l’attivazione di aspetti emotivi e sensoriali, di pedagogico e psicologico. L’entusiasmo dei giovani attori è contagioso, coinvolgente. Un entusiasmo reso ancora più vivo dal nome che hanno scelto per la loro compagnia teatrale “Oltre… il Sipario”. Tutti gli spettacoli sono con ingresso gratuito.


Pubblicato il 5 Marzo 2025

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