Nuova imbarcata del Foggia, capitola anche a Benevento
Con il Giugliano ultima spiaggia per Brambilla
Squadra molle e sfilacciata tra i reparti, non coesa perché si evince che qualcuno predilige l0’individualità al gruppo e gol presi con una disarmante facilità oltre ai due rigori subiti ineccepibili. Dieci i gol subiti dalla squadra di Brambilla in cinque partite per una media di due a gara incassati con sole cinque reti all’attivo. Una sola la vittoria quella del San Nicola contro la Tea Altamura che soltanto sabato ha trovato la prima vittoria in rimonta con un Taranto, ultimo della classe. In totale poi ci sono da aggiungere due pari e appunto con quella di domenica sera due sconfitte per un Foggia aveva già subito però allo “Zaccheria” un’altra pesante sconfitta, ma per 4 a 1, in quel caso fu segnato il gol della bandiera. La nota preoccupante è quando la squadra incassa la rete dimostra un’incapacità di reagire e Jacopo Murano, ex capocannoniere dello scorso campionato sembra un lontano parente del bomber ex Picerno sul quale la società ha investito. Urge una risposta, una reazione anche forte perché domani sera si scenderà in campo con ilo Giugliano, squadra che non lascia nulla, molto concreta e che tende a far giocare male. Se si gioca come con il Benevento, a tratti davvero svogliati, non c’è possibilità neanche di pareggiarla ma sarebbe il presagio di un’altra disfatta e a quel punto l’esonero per Brambilla, ad oggi, ancora non all’altezza della piazza rossonera e di trasmettere i suoi dettami tecnico-tattici alla squadra, sarebbe a quel punto l’ultima spiaggia. Sprecare i match difficilissimi anche un rigore, ma per come è stato battuto da Emmausso si ritorce contro perché il Benevento di Auteri, primo non a caso, non perdona e i campani che invece dal dischetto ne hanno fatti due con Manconi, oltre alle due reti su azioni lo hanno dimostrato, segnando con Lanini al 94esimo. Lo avevano fatto segnando all’extra-time con la stessa Altamura, dopo una gara che avevano sofferto e portato a casa nei minuti finali stendendo i murgiani.
L’esame Giugliano, dovrà esserlo per tutti e non solo per il tecnico che è sempre il primo responsabile ma anche per i giocatori. Di fronte ci sarà una squadra reduce dalla vittoria rocambolesca con il Catania per 3-2 e che ha una media equilibrata di sei gol all’attivo e sei subiti. Qualcosa la concedono dietro. Giocano con un 4-3-3 a trazione offensiva dove gli stessi terzini spingono e dalla mediana in su sono molto pericolosi con la punta centrale Njambe, camerunense, che è andato in gol anche nell’ultima partita. Dunque, servirà il miglior Foggia per il secondo di tre impegni ravvicinati in una settimana ad alta intensità che si chiuderà con la trasferta contro l’Avellino che ha sollevato dall’incarico l’ex rossonero Pazienza e il direttore Perinetti. (Ph. Antonellis/Calcio Foggia 1920).
T.Lapedota
Pubblicato il 23 Settembre 2024