Cultura e Spettacoli

Notarangelo: “La via Francigena Meridionale? Si potrebbe fare di più e meglio”

“La via Francigena Meridionale è un tesoro, ma non ce ne rendiamo conto. Potrebbe diventare un’ occasione di guadagno e vantaggi per gli hotel, con ricadute generalizzate su tutta l’ economia locale e relativo benessere”: lo dice il presidente della federalberghi di Foggia, Gino Notarangelo, titolare del prestigioso resort Gattarella di Vieste.

Presidente, ritiene che oggi la Francigena Meridionale, specialmente nella Daunia sia ben valorizzata?

“Mi dispiace dire di no. Anzi, reputo che si potrebbe e dovrebbe, fare molto, ma molto di più e meglio. Basta volerlo e non limitarsi alle buone intenzioni”

Come?

“Prima di tutto dotandola di una segnaletica convincente e funzionale, cosa che manca o è poco adeguata. Poi bisognerebbe creare sul percorso una rete di punti di ristoro adeguati e luoghi adatti al riposo per chi non ha la capacità di percorrere tanti chilometri.  Se uno vuole una bottiglia di acqua e non la trova penso che sia un pessimo biglietto da visita. Inoltre, occorrono punti per riposare e sostare e penso a ostelli, dormitori, pensioni, bed and breakfast. Il pellegrino va rispettato e deve poter trovare strutture ricettive dalle più modeste a quelle maggiormente confortevoli. Il tutto avrebbe belle ricadute sul turismo e anche sulla economia delle aree interessate”

Appunto, i flussi turistici…

“Non basta avere picchi stagionali col turismo detto balneare. Occorre cambiare mentalità, con un turismo spalmato durante tutto l’anno e la Francigena potrebbe spingere verso questo traguardo”

In Spagna, col Cammino di Santiago, ci sono riusciti…

“La Francigena non ha niente da invidiare al Cammino, mi dia retta. Sia in quanto a paesaggi, che monumenti e luoghi sacri. Ma in Spagna hanno avuto la vista più lunga e si sono mossi prima e infatti una nazione ed una regione che sino a qualche tempo fa erano fanalini di coda, e stavano dietro di noi, ci hanno superati. Spero che possiamo invertire la tendenza. Lo ribadisco: valorizzare la Francigena è una cosa positiva per tutti”

Che cosa manca da noi?

“Soprattutto le strutture e penso ai trasporti. Spesso la rete stradale è insufficiente, come quella ferroviaria, nei collegamenti, per non parlare degli aeroporti. Trovo sconcertante che Foggia, alle porte del Gargano, vicina a San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo non abbia uno scalo funzionante”

In questo quadro, non sempre brillante vi è da registrare una buona notizia che arriva dal campo della produzione dell’olio di oliva oggi bastonato in Puglia dalla xylella. Il colosso Telcom ha messo in produzione un pregiatissimo extravergine da coltivazioni biologiche pronto a prendere il volo anche verso i mercati esteri. Si tratta dell’olio che proviene dalle tenute Tateo- Casale. Complimenti.

Bruno Volpe


Pubblicato il 21 Ottobre 2015

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