Primo Piano

“Non ci saranno licenziamenti all’ospedale Casa Sollievo”

San Giovanni Rotondo. Il direttore generale Gumirato illustra strategie, azioni e obiettivi dei prossimi cinque anni

“Non esiste alcuna intenzione di licenziare nessuno”. È quanto ha precisato Luigi Gumirato, direttore generale dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, durante una seduta della Commissione Sanità del Consiglio Regionale pugliese. L’audizione, richiesta dal consigliere Sergio Clemente (Azione), aveva l’obiettivo di fare chiarezza sullo stato di avanzamento del Piano di salvataggio dell’ente. Gumirato ha esposto il Piano Strategico 2024-2029, approvato a fine gennaio dal Consiglio d’Amministrazione, che prosegue con gli obiettivi fissati dal piano 2023-2025. Una delle priorità è reperire i 30 milioni di euro necessari per chiudere il debito pregresso. Il piano strategico prevede l’estinzione dei debiti, il perseguimento delle assunzioni e attività che porteranno a un EBITDA positivo: circa 8 milioni di euro nel 2025, 11 milioni nel 2026, 15 milioni nel 2027 e 2028, e 17,5 milioni nel 2029. Si prevede anche un aumento della produzione e strategie per migliorare la gestione delle risorse umane, controllando i costi di beni e servizi. Le azioni del Piano Strategico vanno verso un rilancio che si basa sugli obiettivi precedentemente raggiunti. Nonostante le difficoltà, il piano ha mostrato progressi positivi, in particolare per quanto riguarda il rapporto tra ricavi, costi e margini. Tuttavia, rimane la criticità della decrescita della percentuale di “decontribuzione Sud”, una misura europea adottata durante il periodo Covid. La Fondazione cercherà di affrontare questo punto con azioni straordinarie di contenimento dei costi. Il capitale netto della Fondazione, che misura la sua salute economica, ha chiuso in positivo con 66 milioni di euro, facilitando l’accesso ai finanziamenti bancari. L’EBITDA è previsto prossimo allo zero nel 2024, ma con un segno positivo per quest’anno. L’indebitamento con i fornitori, una delle criticità principali, è stato parzialmente risolto grazie a un accordo da 73,5 milioni di euro, che verranno utilizzati per pagare i fornitori attraverso il credito d’imposta per investimenti in ricerca e sviluppo, relativo al periodo 2017-2022. Non sono stati adottati decreti ingiuntivi o azioni esecutive, ma si è sottolineato che i ricavi e i costi devono pareggiare ogni anno. Per quanto riguarda il personale, la direzione ha concluso un accordo contrattuale sulla parte variabile della retribuzione con il comparto, e sta negoziando con il personale medico, confermando che non ci sono intenzioni di licenziare nessuno. È stato anche chiarito che non è stata sospesa l’Area della Medicina Rigenerativa, e che tutte le autorizzazioni e accreditamenti sono in regola. Per quanto riguarda gli investimenti tecnologici, sono stati acquisiti una seconda consolle del “Robot Da Vinci”, due angiografi per la cardiologia interventistica e un secondo acceleratore lineare per la cura dei tumori con intelligenza artificiale. Sono previsti ulteriori investimenti per 52 milioni di euro nei prossimi cinque anni. Al termine della discussione, il consigliere Sergio Clemente si è dichiarato soddisfatto dei chiarimenti ricevuti, mentre il consigliere Napoleone Cera ha richiesto ulteriori audizioni per comprendere meglio le dinamiche economiche e gestionali dell’ospedale.


Pubblicato il 20 Marzo 2025

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