Primo Piano

Nessuna restrizione idrica, nonostante la lunga assenza di piogge

Non piove da molto tempo, ma in provincia di Foggia non c’è alcun allarme siccità, né per gli usi civili, né per il settore agricolo, dato che l’acqua contenuta negli invasi è sufficiente per garantire il fabbisogno dei prossimi mesi: lo assicura il Consorzio di Bonifica di Capitanata, che gestisce le quattro dighe al servizio del Foggiano, territorio in cui ci sono quasi 200 mila ettari di terreni coltivati. Nell’invaso di Occhito, sui Monti Dauni settentrionali, al confine tra Puglia e Molise, ci sono attualmente 133 milioni di metri cubi d’acqua, ossia poco più della metà della capacità dell’invaso; l’anno scorso, a fine luglio, c’erano 176 milioni di metri cubi. Al consumo civile sono destinati 60 milioni di metri cubi, mentre il resto va all’agricoltura. I quantitativi, dunque, sono più che sufficienti, anche in considerazione del fatto che il pomodoro – la coltura che richiede i maggiori quantitativi d’acqua per l’irrigazione, coltivata su oltre un terzo della superficie agricola della provincia di Foggia – è in piena fase di raccolta. Anche gli altri tre invasi, di capienza inferiore, registrano discreti dati di riempimento: nella diga di Capacciotti, nel Basso Tavoliere, ci sono più di 27 milioni di metri cubi d’acqua – a fronte dei 42 di un anno fa -, nella diga di Capaccio, fra Foggia, Troia e Lucera, ci sono 5 milioni e mezzo – rispetto ai 7 milioni del 2014 -, mentre nell’invaso sull’Osento, in Alta Irpinia, ci sono 12 milioni di metri cubi, cinque in meno dello scorso anno.


Pubblicato il 4 Agosto 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio