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Nessuna novità eclatante per i Comuni pugliesi al voto

Nessuna eclatante novità dalla elezioni amministrative di domenica scorsa in Puglia per i 45 Comuni chiamati ad eleggere il sindaco ed a rinnovare le rispettive Assemblee cittadine. In 31 centri con meno di 15mila abitanti la partita elettorale si è chiusa già domenica, poiché a scattare per la poltrona di Primo cittadino è stato il nome del candidato sindaco più suffragato, mentre solo in due, Barletta e Monopoli, dei restanti 14 Comuni in cui per vincere occorre raggiungere la maggioranza assoluta dei voti validi, le urne resteranno chiuse i prossimo 24 giugno, avendo eletto al primo turno il sindaco, vale a dire Cosimo Damiano Cannito nella città della Disfida con il 53,11% ed Angelo Annese a Monopoli con il 55,90%. Il primo espressione di un raggruppamento di sole liste civiche in gran parte a matrice di centrodestra ed il secondo, invece, espressione di un raggruppamento di centrodestra puro, contenente al suo interno in primis le sigle dei partiti tradizionali  di detta coalizione politica nazionale. Il neo-sindaco di Barletta in passato ha militato nelle fila del centrosinistra ed ultimamente aveva partecipato anche alle primarie del Pd per la scelta del candidato sindaco senza però vincerle. Sta di fatto che ora il vincitore affettivo delle consultazioni vere è lui, avendo ottenuto già al primo turno i voti necessari ad aggiudicarsi la fascia tricolore per i prossimi cinque anni. Cannito guiderà una colazione di maggioranza composta prevalentemente da esponenti fuoriusciti dal centrosinistra e da altri dell’area di centrodestra, ma non del partito di Matteo Salvini che a differenza delle altre sigle nazionali del centrodestra, a Barletta, si è presentato con il proprio simbolo ed un suo candidato sindaco. Il neo Primo cittadino del capoluogo della Bat succede a 5 anni di un’Amministrazione di centrosinistra guidata da Pasquale Cascella, che dopo la rottura con la sua stessa maggioranza si è dimesso tre mesi prima della scadenza naturale del mandato e non si è più ripresentato. Invece, il neo Primo cittadino di Monopoli succede al sindaco di centrodestra uscente, Emilio Romani, che ha ricoperto due mandati consecutivi e, quindi, non poteva riproporsi. Annese, infatti, è in assoluta continuità politica con il suo predecessore non solo perché espressione delle stesse forze che sostenevano i suo predecessore, ma anche perché il neo sindaco della giunta Romani era uno dei componenti. Oltre Barletta, l’altro capoluogo pugliese di provincia chiamato al voto la scorsa domenica è stato Brindisi, dove però il nome del sindaco sarà scelto tra due settimane con il turno di ballottaggio. Infatti, nella città dei “due corni” la sfida sarà tra Roberto Cavalera, a capo di una coalizione di centrodestra composta da Forza Italia, Udc e liste civiche, che ha ottenuto il 34% dei voti, e Riccardo Rossi, fermatosi al 23% dei consensi, espressione di “Brindisi bene comune” e “Movimento ambientalista”, oltre che di Pd e Leu, e che ha conquistato il secondo turno staccando di poco Gianluca Serra del M5S, che si è fermato a quota 21% circa di voti.A Brindisi il centrodestra tradizionale si è presentato spaccato, in quanto la Lega di Salvini e Fdi di Giorgia Meloni al primo turno sostenevano a sindaco, insieme ai “fittiani” di Nci, Massimo Ciullo, fermatosi al 18% dei consensi. Al ballottaggio andranno anche altri dieci Comuni pugliesi con più di 15mila abitanti, gran parte dei quali in provincia di Bari. Infatti, ad Altamura, Acquaviva delle Fonti, Casamassima, Mola di Bari e Noci la sfida del 24 giugno prossimo sarà tra un nome espressione del centrodestra ed uno del centrosinistra. Solo a Conversano derby è tra candidati sindaci entrambi di centrosinistra, ossia tra Loiacono di Leu e Gentile  del Pd. Ballottaggio anche nella Bat per la poltrona di sindaco di Bisceglie, dove la sfida sarà tra Angarano (centrodestra) e Casella (civiche), appoggiato dalla coalizione voluta dall’ex sindaco Spina (eletto a suo tempo con il centrodestra e poi migrato nel Pd) e rimasta fuori dalla competizione. A Bisceglie, come è noto, il Pd non si è presentato con una propria lista alle comunali di domenica scorsa, perché i suoi esponenti locali hanno preferito presentarsi in liste civiche e su fronti contrapposti. In provincia di Brindisi solo Carovigno, tra i centri con popolazione superiore a 15 abitanti, ha eletto il sindaco al primo turno, portando sulla poltrona di Primo cittadino Massimo Vittorio Lanzilotti, sostenuto da liste civiche, col 50,1% dei voti. Mentre Francavilla Fontana ed Oria decideranno al secondo turno. Particolarità per Francavilla, “patria” del responsabile pugliese di Forza Italia, Luigi Vitali, è l’esclusione del candidato sindaco del centrodestra, Giovanni Taurisano, scavalcato da Antonello Durazzo, espressione di civiche, che si contenderà la partita di ballottaggio con Maurizio Bruno del centrosinistra, nonché segretario Pd della provincia di Brindisi e presidente della Provincia. Ballottaggio anche per la scelta del sindaco dell’unico Comune della Capitanata, San Nicandro Garganico, con più di 15mila abitanti. Dei 19 centri pugliesi in cui il M5S si è presentato, solo a Crispiano (Ta) è stato eletto un sindaco pentastellato, Luca Lopomo, essendo stato quello di Grillo il primo partito in quel Comune dove l’elezione del Primo cittadino era a turno unico. Entro la prossima domenica nei complessivi undici Comuni pugliesi che andranno al ballottaggio si dovranno definire eventuali apparentamento o semplici sostegni agli sfidanti da parte degli altri candidati sindaci e rispettive liste rimaste fuori dal ballottaggio.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 12 Giugno 2018

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