Nasce la Scuola di specializzazione interateneo in Beni archeologici
Siglato lo schema di convenzione tra le Università di Bari e Foggia
L’assessore regionale all’Istruzione e all’Università Sebastiano Leo ha presentato lo schema di convenzione tra Regione Puglia, Università degli Studi di Bari, Università degli Studi di Foggia e Comune di Canosa di Puglia per l’attivazione della Scuola di Specializzazione interateneo in Beni archeologici. La Scuola avrà sede nella città di Canosa ma coinvolgerà tutta l’area della BAT.
L’accordo, di durata triennale, modificherà l’offerta formativa dell’attuale Scuola di Specializzazione prevista fino ad oggi dall’ateneo barese, trasformandola in una Scuola interateneo tra Bari e Foggia, nell’ottica di una formazione sempre più orientata a una prospettiva interdisciplinare, con particolare attenzione agli aspetti metodologici, contestuali, territoriali e della cultura materiale. Con la convenzione tra gli atenei di Bari e Foggia si procederà, infatti, alla riorganizzazione di attività integrative quali laboratori, tirocini e stages da svolgere nella città di Canosa di Puglia e nel comparto ofantino, allargando il campo a tutta la Puglia centro-settentrionale, al fine di valorizzare quelle tematiche specifiche di cui la città e quel territorio, per i suoi trascorsi e per la sua consistenza storico-monumentale, sono evidentemente portatori.
Con uno stanziamento di 350mila euro per ognuno dei tre esercizi finanziari dal 2023 al 2025, la Regione Puglia si è impegnata al finanziamento di borse di studio biennali per gli studenti e alla copertura delle spese per la mobilità dei docenti, la stipula di contratti per docenti esterni e per le attività sul campo degli studenti.
L’Università di Bari, scelta come sede amministrativa della Scuola di Specializzazione interateneo, procederà all’erogazione di otto borse di studio biennali del valore di 18.000,00 euro lordi annui, a favore di studenti meritevoli, selezionati mediante procedura di valutazione comparativa. Entrambi gli atenei, quello di Bari e Foggia, si impegnano inoltre al riconoscimento delle spese sostenute per il pagamento delle tasse di iscrizione nonché della tassa regionale per il diritto allo studio ad almeno ulteriori otto studenti meritevoli.
Il Comune di Canosa di Puglia, dal canto suo, si è impegnato a mettere a disposizione, a proprio totale carico, la sede operativa per le attività didattiche e integrative della Scuola ed a garantire un contributo per l’alloggio agli studenti vincitori di borsa di studio.
Molto soddisfatto l’assessore regionale Sebastiano Leo, che ha presentato l’accordo regionale alla presenza del consigliere della Regione Puglia Francesco Ventola, promotore dell’iniziativa, dei due delegati delle Università pugliesi, Giuliano Volpe per Uniba e Riccardo Di Cesare per Unifg, della direttrice del Dipartimento regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Silvia Pellegrini, della dirigente della Sezione regionale Istruzione e Università Maria Raffaella Lamacchia, del Sindaco del Comune di Canosa di Puglia Vito Malcangio, della direttrice della Scuola di Specializzazione di Beni Archeologici Roberta Giuliani.
Per il professor Giuliano Volpe, delegato dell’Università degli Studi di Bari, “la nuova Scuola di specializzazione è importantissima perché, grazie al contributo della Regione Puglia, metterà a disposizione borse di studio equivalenti a quelle del dottorato di ricerca, configurandosi come un caso unico in Italia. La sede della Scuola, Canosa, è inoltre uno dei grandi testimoni archeologici del Mediterraneo. Contiamo di attirare specializzandi da tutta Italia e dall’estero con l’obiettivo di formare professionisti della ricerca, della tutela, della valorizzazione e della gestione del patrimonio culturale”.
Pubblicato il 26 Ottobre 2023