Monti Dauni. “Strade dissestate, non c’è più tempo da perdere”
Un summit sul campo, o meglio, su quelle strade che da alcuni mesi sono oggetto di proteste e polemiche tra i sindaci del Subappennino nord e l’Amministrazione provinciale di Foggia. Come annunciato nell’incontro di giovedì a Palazzo Dogana, infatti, ieri mattina il presidente della Provincia Antonio Pepe e l’assessore ai lavori pubblici Domenico Farina hanno svolto un sopralluogo su alcune arterie della zona, in particolare nel quadrilatero Pietramontecorvino-Castelnuovo della Daunia-Casalvecchio di Puglia-Casalnuovo Monterotaro, con appendice sulla provinciale Scassabarile-Serralombardi, la strada che costeggia Monte Sambuco, che è di vitale importanza per i collegamenti interni nel comprensorio. Accompagnati dai tecnici della Provincia, gli ingegneri Belgioioso e Castelli, con il geom. Lembo, i due amministratori provinciali nel loro “tuffo” nel Sub Appennino hanno percorso autentiche “mulattiere”, anche se denominate strade provinciali, a cominciare dalla SP n. 5 Lucera-Ponte Fortore, che collega i quattro comuni citati tra di loro, penetrando poi nella provincia di Campobasso; la SP n. 11 Casalnuovo-Torremaggiore e la SP n. 8 Lucera-Scuolgola, fermandosi in più punti per verificare “de visu” lo stato del dissesto della sede stradale, ormai al limite della praticabilità, con frane, fossi, buche profonde e avvallamenti che mettono in serio pericolo l’incolumità di quanti sono costretti a percorrerle. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia.
Pubblicato il 3 Settembre 2010