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Mons. Pelvi “E’ urgente ripristinare la legalità”

Arcivescovo di Foggia. "Serve un’opera di rigenerazione collettiva"

“È urgente ripristinare la legalità nel campo delle relazioni sociali, dove vige l’idea che tutto sia lecito, anche arricchirsi con ruberie, concussioni e corruzioni, illegalità piccole e grandi. Per ricostruire una cultura della legalità occorre cominciare dal basso, promuovendo un’opera di rigenerazione collettiva di nuovi rapporti sociali, a cui tutte le componenti della società sono chiamate a dare il loro apporto”. Lo scrive l’arcivescovo di Foggia-Bovino, monsignor Vincenzo Pelvi, in un messaggio per il patto provinciale della legalità in cui evidenzia che “la corruzione non può essere perdonata semplicemente per il fatto che alla radice di qualunque atteggiamento mafioso c’è un rifiuto della trascendenza” e dicendosi preoccupato per “l’esplosione della grande criminalità e l’aumento della piccola criminalità”.
Per Pelvi si avvertono “una rassegnazione e una sfiducia” per i delitti non denunciati che “vanificano il senso della legalità”. “La politica non può essere fatta da perenni liti o liste elettorali di scopo” che la rendono debole e “forte della debolezza della politica, sempre più spesso Foggia sembra non voler riconoscere più alcun potere di direzione alla politica stessa, ma di cercarne solo l’appoggio necessario per la sua sopravvivenza spicciola”, sottolinea l’arcivescovo e accusa: “In città non sembra più ormai possibile fare nulla, cambiare nulla, perché c’è sempre qualcuno dotato di un potere di interdizione che dice di no”. “La politica non deve accontentare tutti, ma rappresentare tutti”, prosegue Pelvi che considera importante “un elettorato attivo e partecipativo” per aiutare la “rigenerazione sociale e morale, di mentalità e pratiche” a cui “anche la Chiesa può dare un contributo”.

 


Pubblicato il 9 Giugno 2023

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