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Monitor di Intesa Sanpaolo, export in crescita nel Mezzogiorno

Nel secondo trimestre 2018 inversione di tendenza positiva per l’export dei distretti del Mezzogiorno che registra una crescita del 2,6%, in linea con l’andamento positivo seguito dal complesso dei distretti italiani (+3,1%). E’ uno dei dati che emergono dalla rilevazione di Intesa Sanpaolo. La dinamica dell’area ha beneficiato in particolare delle buone le performance registrate sui mercati esteri dalle imprese della Puglia (+4,7%, pari a 33,2 milioni di euro aggiuntivi rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente), con la Meccatronica barese che fa da traino all’export della regione. Positivo anche l’esito dell’export della Campania (+3,4%),supportata dalle buone performance delle Conserve di Nocera (secondo distretto del Mezzogiorno per valore di export dopo la Meccatronica barese), e dal forte balzo dell’Alimentare di Avellino. “Da tempo sosteniamo le aziende meridionali nelle loro attivita’ sui mercati internazionali e siamo particolarmente soddisfatti dei progressi registrati – afferma Francesco Guido, direttore regionale di Intesa Sanpaolo e direttore generale del Banco di Napoli – Le opportunita’ disponibili sono tuttavia ben piu’ grandi cosi’ come resta ancora elevato il divario rispetto al Centro Nord. Per coglierle appieno e’ necessario utilizzare i mercati esteri come leva per l’ingrandimento dimensionale, a sua volta accompagnato da un forte investimento sul capitale umano. Il nostro progetto Impresa 2022, cosi’ come il nostro impegno sulle ZES di Campania e Puglia, vanno in questa direzione. Auspichiamo quindi che cresca la consapevolezza e il coraggio dei nostri imprenditori. Il loro successo, sempre piu’ sostanziale, sara’ esempio e stimolo per chi non ha ancora maturato una precisa convinzione” In calo, intanto, l’export di Abruzzo (-2,3%), Sardegna (-24,1% e Sicilia (-1,7%). L’Abruzzo e’ stato penalizzato dai cali subiti sul mercato statunitense (Pasta di Fara) e su alcuni mercati emergenti (Mobilio abruzzese). La Sicilia ha sofferto per gli arretramenti dell’Ortofrutta di Catania che perde terreno sul mercato tunisino. L’export della Sardegna risente del forte calo del Lattiero-caseario sassarese penalizzato sul mercato statunitense. Nel complesso si evidenzia una crescita diffusa dei distretti del Mezzogiorno in quasi tutti i principali mercati di sbocco europei (Germania, Francia e Regno Unito in primis, prime tre mete commerciali dei distretti dell’area seguite da Spagna e Svizzera) e in alcuni mercati emergenti (Cina, Polonia e Albania) che hanno controbilanciato i cali subiti negli Stati Uniti e in alcuni Paesi emergenti (tra cui Turchia, Tunisia e Federazione russa).

 


Pubblicato il 25 Ottobre 2018

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