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Manca di nuovo il numero legale, maggioranza in stato confusionale

Il Consiglio regionale pugliese si è chiuso per il venire meno, per la seconda volta, del numero legale. L’Assemblea, dopo aver approvato la legge in materia di foreste e la normativa che disciplina le attività di agrinido e agriasilo, era passata ad analizzare la proposta di legge per istituire l’Ufficio della difesa civica”, prima firmataria la consigliera del Pd, Lucia Parchitelli. Ma durante la discussione c’è stata una spaccatura e durante la votazione di un emendamento il numero dei presenti è sceso a 19, sotto il numero legale. La prossima seduta è stata convocata per il 14 marzo.

“Una maggioranza flop, portata allo stato confusionale dai giochi di potere di Emiliano, interessato solo agli strapuntini di potere, e in lotta fratricida sulla legge di difesa civica, ossia aggiungere strapuntini di potere e pure costosi. Ecco il diario della giornata”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Azione, Ruggiero Mennea, capogruppo, e Fabiano Amati, al termine dei lavori in Aula. “Bocciato l’esame della pdl per ridurre le liste d’attesa – aggiungono – ignorando le persone in fila al Cup; bocciato l’esame della pdl sul progetto di ricerca per la carta d’identità genetica; saltato il numero legale; ripresa dei lavori per poco più di due ore di lavoro; saltato definitivamente il numero legale; aggiornamento del Consiglio al 14 marzo, cioè tra più di quindici giorni. In una situazione normale e laboriosa gli argomenti su cui riunirsi, in continuazione, dovrebbero essere le malattie. Einvece? Niente. Si fugge sempre dalla decisione e per fortuna c’è un gruppo di colleghi della maggioranza che almeno cerca meritoriamente d’impedire, con emendamenti e assenze, l’approvazione di leggi per fabbricare nuove poltrone”.

“I consiglieri di Azione” hanno fatto “l’ennesima dichiarazione sui ‘giochi di potere’ del centrosinistra contro cui lanciano strali ma da cui non si discostano se si tratta di mantenere quelle posizioni di potere che tanto dicono di detestare”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di ‘Con Emiliano’, Giuseppe Tupputi, Stefano Lacatena, Alessandro Delli Noci, Gianfranco Lopane, Alessandro Leoci.
“Addirittura – dicono – abbiamo letto che non molleranno l’osso perché devono continuare a denunciare ‘le magagne’. Una domanda sorge spontanea: per scoprire tanto fango hanno bisogno di un autista, di un compenso superiore (da segretario dell’Ufficio di Presidenza e da presidente di Commissione), di più personale in dotazione? Un ‘semplice’ consigliere che non baratta la poltrona con la coerenza, invece, è per caso inibito nel suo ruolo di verifica della correttezza degli atti? Ma i cittadini non incorrono nell’inconveniente di credere alla propaganda urlata e alla visibilità rincorsa”.

 


Pubblicato il 1 Marzo 2023

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