Cronaca

L’Università di Foggia e le eccellenze territoriali su Rai Uno

In occasione della puntata speciale che andrà in onda in concomitanza con la visita di Papa Francesco a San Giovanni Rotondo, il programma “Linea Verde” ha realizzato due servizi sulle eccellenze territoriali (dell’intera Capitanata) coinvolgendo attivamente l’Università di Foggia. Entrambi saranno trasmessi nella puntata di sabato 17 marzo, dalle ore 12,00 (Rai Uno). Location dei servizi sono state l’azienda Posta La Via (Strada Statale 89, località Amendola) dove una troupe coordinata dal conduttore del programma Marcello Masi ha documentato l’utilizzo delle energie alternative nel settore agricolo, approfittando della presenza in azienda dell’impianto di digestione anaerobica (a illustrarne le modalità di applicazione c’era il prof. Luciano Beneduce, ricercatore in Microbiologia agraria); e i laboratori di “Tecnologie emergenti e formulazioni alimentari” presenti all’interno del Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia, per una dimostrazione di stampa 3D di alimenti dedicati ai bambini e agli anziani (a coordinare le dimostrazioni, in questo caso, è stato dr. Antonio Derossi, PhD e docente del dipartimento).«Stampa 3D e nutrizione personalizzata sono le nuove frontiere della ricerca internazionale nel settore degli alimenti – dichiara la prof.ssa Carla Severini, associato di Scienze e tecnologie alimentari nonché responsabile dei laboratori di Tecnologie emergenti e formulazioni alimentari –. Il nostro laboratorio, per primo, ha condotto sperimentazioni in questo senso, producendo una letteratura che oggi viene utilizzata dagli altri ricercatori che si avvicinano a questa tecnologia. A nostro parere la stampa 3D, che oggi viene sperimentata con successo anche in campo medico, meccanico e artistico, mostra enormi potenzialità per la progettazione di una nutrizione più corretta e “tagliata” sulle esigenze dei singoli individui o di categorie di consumatori, quali per esempio bambini, anziani, sportivi, malati, etc.. Inoltre, con la stampa 3D si può ridurre significativamente lo spreco alimentare, perché si stampa, di volta in volta, solo quello che è necessario consumare e si possono inserire negli impasti parti di alimenti edibili e sane, che normalmente non consumeremmo sotto altra forma (per esempio bucce). Non è facile essere all’avanguardia per una piccola Università come la nostra, ma possiamo contare su un team altamente specializzato, sia dal punto di vista tecnologico che per gli aspetti legati alla nutrizione». L’équipe di lavoro dei laboratori di Tecnologie emergenti è composta dal dr. Antonio Derossi, dalle dr.sse Annapina Fiore (PhD), Ilde Ricci (PhD) e Rossella Caporizzi (PhD student), dal dr. Amhad Husain (PhD student), e il lavoro che sta svolgendo ha attratto stakeholder e addetti ai lavori da ogni parte d’Italia, tra cui anche la trasmissione settoriale più seguita della televisione pubblica. «Una presenza importante, quella di Linea Verde – ha aggiunto la prof.ssa Severini – che mostra l’interesse che c’è per la nostra ricerca, che ci permette di farla conoscere e di diffonderne i risultati a un pubblico più ampio, convinti come siamo che queste siano le frontiere del futuro con cui la tecnologia di domani dovrà necessariamente confrontarsi».


Pubblicato il 16 Marzo 2018

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