Cronaca

L’Unifg determinate per il marchio Igp alla cipolla di Margherita di Savoia

Alla cipolla bianca di Margherita di Savoia è stato riconosciuto il marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta) rilasciato dall’Unione Europea. Dallo scorso 20 ottobre, infatti, è stata ufficialmente iscritta nel Registro europeo delle denominazioni protette (DOP ed appunto IGP) anche la cipolla bianca prodotta tra Margherita di Savoia, Zapponeta e Manfredonia, contribuendo così al consolidamento del primato dei prodotti italiani che – con quasi una denominazione su cinque, rispetto alle 1300 complessivamente riconosciute dall’Unione Europea – si con- fermano leader mondiali per la produzione di eccellenze alimentari. La cipolla bianca Margherita I.G.P. sarà riconoscibile dal logo, che la ritrae su uno sfondo in cui appaiono spiaggia, mare e sole della Puglia. «I bulbi di questo ecotipo locale di cipolla – argomenta il prof. Antonio Elia, ordinario di Orticoltura al Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia e coordinatore del gruppo di lavoro che ha condotto fino a questo successo – hanno da sempre avuto un ruolo importante nella alimentazione tradizionale dell’area: sia per la preparazione di alcune portate, sia per il condimento di insalate e come companatico. Grazie alle caratteristiche genetiche e al particolare ambiente pedo-climatico, la cipolla bianca di Margherita assume forma tipica perfetta con colorazione bianco perlaceo uniforme. Possiede caratteristiche uniche riassumibili nella particolare succulenza e dolcezza, bassa pungenza, buon contenuto di Vitamina C e basso contenuto di nitrati». Il gruppo di lavoro di Orticoltura e floricoltura, appunto presso il Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia, ha curato insieme all’Associazione Torre Pietra tutte le fasi per l’ottenimento del marchio I.G.P., oltre alla caratterizzazione agronomica e qualitativa del prodotto svolta anche grazie al progetto della Regione Puglia, appena conclusosi, basato sulla salvaguardia della biodiversita? orticola in Puglia (BiodiverSO). «Un risultato che conferma il livello scientifico raggiunto dal Dipartimento che mi onoro di dirigere – ha aggiunto il prof. Agostino Sevi, direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia – ma che soprattutto conferma, ove mai ve ne fosse ancora bisogno, l’eccellenza dei prodotti alimentari che provengono dalla Puglia”.


Pubblicato il 18 Novembre 2015

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