Cultura e Spettacoli

Livrea nera, superstizione a manetta

L’esplosione del Coronavirus ha cancellato dalla memoria molte cose con cui l’uomo della strada aveva confidenza. Non si sente più parlare di malavita, calcio, gossip, sbarchi clandestini, inquinamento… persino i politici tacciono. Nessuna meraviglia, allora, se è sceso un silenzio distratto sul caso, recentissimo, della pantera nera a spasso per le campagne di San Severo. Premesso che questa non è una bufala (troppe le testimonianze circostanziate, le tracce sul terreno e le immagini video), che fine ha fatto quel felino? Non lo si vede più. Mitomani e burloni non sanno più a cosa aggrapparsi. Adesso che per i campi circola ancora meno gente e che nessuno più testimonia spostamenti, la pantera potrebbe essersi allontanata di parecchio. Se, come sostiene qualcuno, ha raggiunto il Parco del Gargano, non la riacciuffa più nessuno. Nella Foresta Umbra la belva può trovare nascondigli e prede a volontà. Teoricamente, può restare libera sino a morte naturale (e meno male che a scappare non sia stata una coppia, ‘ché in un habitat come la Foresta Umbra due pantere senza concorrenti darebbero vita ad una temibile colonia). Questa imprendibilità del ‘mostro di San Severo’ eccita la fantasia. E già tra il popolino si mormora che il fatto della pantera era un ‘segno’. Un brutto segno… La superstizione non è mai stata amica degli animali dalla livrea bruna : Il pipistrello si attacca ai capelli e se i suoi escrementi toccano qualcuno, lo rendono vulnerabile ai malefici delle streghe . Se un  gatto nero ti attraversa la strada, meglio tornare indietro. I corvi  si nutrono prevalentemente di carogne, tra cui non disdegnano quelle umane ; quando beccano i morti il primo boccone sono gli occhi ; un sinistro costume ben noto anche agli antichi, tant’è che nel Libro dei Proverbi (30 ; 17) si legge “L’occhio che guarda con scherno il padre e disprezza l’obbedienza alla madre sia cavato dai corvi”. Il  Black Dog è una creatura della notte ricorrente nel folclore del Regno Unito ; si muove a grandi balzi sui sentieri di campagna col pelo irsuto e gli occhi che fiammeggiano nel buio ; poiché è ritenuto un messaggero dell’oltretomba, chi incontra questa creatura, anche solo di sfuggita, o avverte lo scalpiccio delle sue zampe, sa che la sua fine è vicina. Nella demonologia medievale il caprone nero è l’aspetto di cui il Maligno si veste in occasione del sabba… Tornando alla nostra pantera (nera), da più parti si vuole vedere nella sua fuga  un annuncio del Coronavirus. In altre parole, dicono i catastrofisti dell’ultima ora, il Male che l’uomo pensava di gestire tenendolo in gabbia, magari anche giocandovi, ha trovato come beffare il suo carceriere ed ora si sta prendendo la sua rivincita. E che rivincita. Stando così le cose, per chi crede a certe cose, la cattura della pantera dovrebbe segnare la fine della pandemia… Mah.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 27 Marzo 2020

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