Cronaca

“Liste di attesa e sanità? Siamo ad una situazione a dir poco catastrofica”

Paolo Telesforo, Presidente della Commissione Sanità di Confindustria Foggia

“Liste di attesa e sanità? Siamo ad una situazione a dir poco catastrofica”: lo dice in questa intervista il dottor Paolo Telesforo, medico alla guida del Gruppo Tecnico di Confindustria Scienze della Vita e Presidente della Commissione Sanità di Confindustria Foggia.

Dottor Telesforo, problema liste di attesa, da che cosa dipende?

“La spiegazione è abbastanza semplice. Sono saltati i tetti di spesa nelle strutture private e la vera liberazione sarebbe l’abolizione del 95”

In una intervista al nostro giornale il presidente dell’Ordine dei Medici Anelli ha detto che tra due anni probabilmente il Servizio Sanitario chiuderà battenti…

“E’ possibile che tra due anni accada questo. Il grande problema è che i soldi per le strutture private convenzionate sono finite, che il tetto di spesa sia finito e questo fa in modo che il soggetto debba pagare anche da noi, in pratica paga due volte con le sue imposte e il servizio. Una porcheria, lo scriva. Il problema è che i soldi ci sono, ma vengono spesi male. Le dico che tra gli ospedali di Cerignola, San Giovanni Rotondo e Manfredonia pendono 124 milioni di costi”.

Non corriamo il rischio con le lunghe liste di attesa per visite ed esami di una doppia sanità. Una per i ricchi e un’altra per i non abbienti?

“In effetti si sta creando una doppia sanità. Chi è benestante si consente visite e analisi rapidi, del resto a costui pagare 200 euro non costa nulla anche se di fatto paga due volte. Siamo ad una situazione catastrofica che nega il diritto alla salute a chi non ha mezzi. Lo stesso vale ovviamente per i laboratori di analisi. MI è capitato di sapere di un signore di ottanta anni che si è sentito dire che il laboratorio aveva esaurito il tetto di spesa. Ha tirato fuori venti euro e ha detto almeno fatemi esami per questo valore”.

I viaggi della speranza?

“Sono un’altra dimostrazione del fallimento della nostra sanità Di fatto con questi viaggi di malati dalla Puglia ad altre regioni la Puglia paga 300 milioni di mobilità passiva. In poche parole, la Puglia con questa sua situazione finisce con l’arricchire regioni quali Lombardia ed Emilia”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 18 Marzo 2023

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