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“L’esempio dell’Università di Foggia dovrebbe diventare un modello per le PA”

Al di là degli elogi nei confronti dell’Università di Foggia, che il Ministro aveva già espresso pubblicamente e in più occasioni, di “Refuse It” (la giornata che l’Ateneo ha dedicato ai temi dell’ambiente e della salvaguardia territoriale) resterà soprattutto il ricordo di una giornata costruttiva, corale e promettente soprattutto in chiave futura. «L’esempio dell’Università di Foggia – ha ribadito il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, Generale Sergio Costa, nel corso del suo intervento tenuto in aula magna al Dipartimento di Studi umanistici. Lettere, Beni culturali e Scienze della formazione in via Arpi a Foggia – dovrebbe diventare un modello per le pubbliche amministrazioni. Non tanto per l’immediata adesione alla campagna “Plastic free challenge” (l’Università di Foggia è stata il primo Ateneo d’Italia a rispondere positivamente alla proposta; NdR) e per le buone pratiche che, via via, porteranno alla sua completa attivazione, quanto invece per l’entusiasmo e lo spirito con cui si sono fatti carico di una idea, di una esigenza direi. Questa la cosa che mi ha impressionato più di tutte e per cui ringrazio vivamente il Rettore prof. Maurizio Ricci e il delegato alla Ricerca scientifica e Terza missione prof. Giovanni Messina. La nostra idea di ambiente e di futuro è stata colta, dall’Università di Foggia, come in pochi altri posti in Italia: segno che qui ci sono attenzioni e sensibilità non migliori di altre, ma certamente superiori alla media. Sensibilità senz’altro più lungimiranti dei luoghi comuni che, da sempre, accompagnano gli stereotipi contro un certo tipo di Sud… ». Auspici così incoraggianti che il Ministro dell’Ambiente e l’Università di Foggia si sono dati appuntamento (quasi un mezzo impegno istituzionale) per i prossimi mesi, sia per verificare lo stato di attuazione dell’adesione alla campagna “Plastic free challenge” sia per monitorare insieme l’attecchimento del progetto presso le altre pubbliche amministrazioni. Perché l’ambizione del Ministero resta quella di esportare l’entusiasmo con cui l’Università di Foggia ha aderito alla campagna che, come obiettivo, intende eliminare del tutto la plastica dagli enti pubblici. «L’auspicio è che tutte le altre Università adottino la campagna “Plastic free challenge”,se possibile credendoci come ha fatto quella di Foggia – ha aggiunto il Ministro –. Ma dobbiamo lavorare per questo, convincere dirigenti, amministratori, manager e tutti gli altri attori della vita sociale e imprenditoriale del Paese che questa pratica, quella di mettere al bando la plastica, è soprattutto un grande investimento per il bene dell’Italia. Uno dei problemi dello smaltimento dei rifiuti è sorto proprio dalla mancanza di idee, di spazi e di modalità adeguate per lo smaltimento della enorme quantità di plastica che utilizziamo ogni giorno e che inquina in un modo molto aggressivo e intensivo. Come tutti sanno il tema è molto delicato e molto caro a me personalmente… ma a parte il mio impegno per l’Arma dei Carabinieri, ritengo che sia fondamentale per lo sviluppo del Paese rimodulare le nostre abitudini a tutela dell’ambiente. E lo dico pensando soprattutto agli studenti e ai bambini che oggi mi hanno accolto così calorosamente, davvero con grande affetto». Una mattinata intensa, quella vissuta al Dipartimento di Studi umanistici in occasione di “Refuse It”. Dove il Ministro, Gen. Sergio Costa, è stato accolto da circa 500 persone, tra cui diversi studenti degli istituti superiori e alcuni alunni provenienti da scuole elementari e medie non solo della città (chi non ha trovato posto in aula magna, si è accomodato nell’aula 1 del Dipartimento di Studi umanistici dove ha potuto assistere allo svolgimento dell’incontro attraverso collegamento in streaming). Oltre al Ministro sono intervenuti il Rettore dell’Università di Foggia, prof. Maurizio Ricci, e appunto il delegato alla Ricerca scientifica e tecnologica, Terza missione nonché coordinatore del Festival della Ricerca e dell’Innovazione dell’Università di Foggia, prof. Giovanni Messina. Molto interessanti le relazioni della prof.ssa Maria Marino (Dipartimento di Scienze dell’Università Roma Tre e segretario della Società italiana di fisiologia) che si è espressa accuratamente sul tema “L’impatto della plastica sulla salute umana”, argomentando scientificamente le conseguenze ambientali delle nostre scelte quotidiane; e quella della prof.ssa Carla Severini (Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia) che invece ha presentato un apprezzato (anche dal Ministro)brevetto sul “Materiale da imballaggio biodegradabile e compostabile” ottenuto dall’uso integrale degli scarti di produzione provenienti dalle industrie alimentari. «Oggi è stata una giornata molto importante – ha commentato a margine del suo intervento il prof. Giovanni Messina – una giornata in cui abbiamo sancito l’impegno dell’Università di Foggia nei confronti dell’ambiente e della tutela del territorio, che sono il primo dei patrimoni di cui non possiamo fare a meno. Un’Università, secondo me, non può e non deve fare a meno di interrogarsi su temi di importanza fondamentale per il futuro. Noi lo abbiamo fatto, grazie soprattutto alla disponibilità del Ministro e del Rettore. Da oggi parte una collaborazione molto intensa col Ministero, con l’impegno reciproco di rivedersi appena possibile per fare un punto del nostro impegno a sostegno della campagna “Plastic free challenge”. Io, dal canto mio, ho sempre cercato di illustrare scientificamente le conseguenze di una errata alimentazione e di un ricorso, purtroppo quotidiano, al consumo di beni e cose che sono confezionate con la plastica».


Pubblicato il 23 Ottobre 2018

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