L’eredità di Amiu continua a scontentare tutti
I passi dell’assessora Aprile mentre si invoca il consiglio comunale
Amiu al centro del dibattito politico mentre l’assessora Lucia Aprile non rilascia alcuna dichiarazione a riguardo. Né si affronta un consiglio comunale monotematico in quella che sarebbe la sede più appropriata per chiedere chiarimenti e aggiornamenti, al netto dell’avviso di conclusioni delle indagini sull’affidamento del servizio nel periodo di commissari. Dopo la richiesta dei consiglieri comunali De Sabato e Mainiero, nulla si muove. “Con questa seduta monotematica- ha detto a Telefoggia De Sabato- richiesta con urgenza, si vuole garantire un confronto diretto con i vertici di Amiu, i responsabili comunali e gli assessori competenti, per esaminare l’operato attuale, delineare piani di miglioramento e verificare ogni criticità alla luce anche delle ultime vicende giudiziarie.
Il partito di Noi Moderati- Capitanata ha espresso forte preoccupazione per una politica a Palazzo di Città “silente ed inerme”. “La vicenda Amiu ci lascia esterrefatti. Il silenzio in cui si è trincerato il Comune, nonostante l’attuale vicesindaco sia uno dei firmatari degli esposti che hanno portato all’attuale vicenda penale, fa tanto rumore. Non è possibile trovare unica giustificazione in quel granitico principio di presunzione di innocenza. Servono i fatti concreti”.
Lucia Aprile barricadera e poi silente? Questo è uno dei nodi: “Quando si afferma che questa comunità è passiva e incapace di reagire alle decisioni imposte, si commette un errore”, dice l’ambientalista Vincenzo Rizzi. “Sotto la cenere lasciata dai partiti e dal loro sistema, cova una brace viva, fatta di persone che studiano, cercano di comprendere e hanno una visione chiara di come questa città possa risollevarsi. Tra questi penso a persone come Marcello Sciagura, Lucia Aprile, Francesco Strippoli, Michele Vaira, Maurizio Marrese e a quei consiglieri comunali che si riconoscono in associazioni e movimenti. In tanti rappresentano una comunità attiva e vigile”. Però non basta.
“È ora fondamentale ricordare alla politica che la partita non è ancora chiusa. C’è ancora tempo per rialzarsi e dimostrare indipendenza dai voleri esterni, comportandosi come veri “padri di famiglia” e chiedendo ad Amiu chiarimenti sui presunti utili”.
Per quanto attiene ai Ccr (centri comunali di raccolta), ricordiamo che nell’era dei commissari ne è stato finalmente aperto uno in via Sprecacenere e avviato il cantiere (lavori già approvati) per un altro in viale Kennedy. Con i fondi Pnrr Ambiente ne sono in previsione altri tre a Foggia, oltre a quello di Borgo Incoronata i cui finanziamenti del Por Puglia 2014-2020 sono stati intercettati con progetto del Comune di Foggia nel 2018.
Gli Attivisti foggiani Matteo Papicchio e Sergio Imperio chiedono al Comune novità sull’attivazione del Ccr nella borgata che, in una pagina istituzionale risalente a luglio, era dato per “attivo”. La pagina oggi, alla ricerca in rete, risulta “non trovata”. Da luglio 2024 a oggi, sono 125 giorni di attesa per i cittadini, osservano gli Attivisti.
“Sono stati ultimati gli allacci per acqua e per l’energia elettrica indispensabili per rendere la struttura fruibile ai cittadini e a chi vi lavora? È stato formalizzato l’atto con il quale il comune cede l’utilizzo alla sua partecipata Amiu?”, queste le domande che si pongono. Potrebbe essere questi gli ultimi step in quanto, per quello in viale Kennedy a Foggia, si attendevano proprio gli allacci, ormai da vari mesi. Lo preannunciò a luglio scorso l’assessora al Quotidiano di Foggia.
Ma non è sfuggito agli Attivisti che nemmeno per il Ccr di Foggia è cambiato qualcosa, nonostante i lavori siano partiti molte settimane prima di quello a Incoronata. “Impantanato fra autorizzazioni e ultimazioni”, scrivono in una nota, e con un servizio di vigilanza per entrambi, nel frattempo, contro le intrusioni e le vandalizzazioni. Chiedono all’amministrazione, non solo per i vecchi bandi ma anche per quelli ancora da farsi, un cronoprogramma chiaro per l’apertura al pubblico.
Sono arrivate a destinazione, invece, alcune fototrappole installate, mentre campane di vetro e “cassonetti intelligenti” (questi ultimi previsti dal piano industriale) continuano a non andare verso la differenziata del “porta a porta”. E, d’altra arte, quei cassonetti intelligenti il cui iter era troppo avanzato per essere fermato dalla nuova amministrazione, non solo non si vedono, ma non sono nemmeno l’inizio di una raccolta di prossimità com’era negli intenti dell’assessora. Una cosa è certa, nei propositi di Lucia Aprile c’è la volontà di modificare il piano industriale e sono in corso interlocuzioni con Amiu di cui nulla si sa. A parte che l’opposizione chiede un consiglio comunale monotematico e la base del M5s, che si riunirà a breve, vuole avere lumi sulla questione.
Paola Lucino
Pubblicato il 6 Novembre 2024