Le scorrerie saracene in Capitanata e Terra di Bari
Frequenti furono dall’anno 830 incursioni e scorrerie di Saraceni in Terra di Bari e in Capitanata, ma fu tra la fine dell’840 e l’inizio dell’841 che si ebbe un loro primo vero e proprio assalto, con intento di conquista della città. Il cronista irakeno al-Badahuri scrisse che c’era in Occidente una provincia detta la “Grande Terra”, riferendosi alla Longobardia beneventana, che comprendeva nei suoi domini la Capitanata e la Terra di Bari, le cui coste distavano solo 15 giorni di navigazione dal porto cirenaico di Barca. La loro città più importante era chiamata dai Bizantini Barion e dagli Arabi Baruh (o Barah) e abitata non da Greci, ma da Latini, Longobardi ed Ebrei. Bari fu assalita \da Kablah, “mawlah” dell’Emiro al-Aghlab di Kairawan (Tunisia), colà regnante dal 10 giugno 838 all’8 febbraio 841. L’impresa di Kablah fallì, perché le milizie longobarde, di stanza a Bari, erano ancora abbastanza forti e in grado di ben resistere ad attacchi isolati come questo. Bari, infatti, fu occupata stabilmente dai Saraceni, già in possesso di Taranto, solo quando la Longobardia minor era divenuta preda dell’anarchia e incapace di opporsi alla forza (e all’astuzia) dei Musulmani nord-africani. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia
Pubblicato il 25 Novembre 2010