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Le civiche di Emiliano “battono cassa” per qualche candidatura

Per battere le destre in Puglia i Gruppi civici che alla Regione fanno capo al governatore Michele Emiliano “battono cassa” per avere l’ok del Pd nazionale a propri candidati nelle fila del centrosinistra alle prossime elezioni politiche. Infatti, si è svolta ieri a Bari, presso l’Hotel “Villa Romanazzi Carducci”, una conferenza stampa dei gruppi civici “CON Emiliano” e “Per la Puglia”, a cui hanno preso parte per il movimento civico “Con” gli assessori pugliesi Alessandro Delli Noci e Gianfranco Lopane, ed i consiglieri Giuseppe Tupputi, Stefano Lacatena e Alessandro Leoci, mentre per il gruppo “Per la Puglia” erano presenti l’assessore regionale Sebastiano Leo ed i consiglieri Saverio Tammacco e Mauro Vizzino.Tema dell’incontro era la necessità di rafforzare la coalizione di centrosinistra in vista delle elezioni politiche del prossimo 25 settembre e di chiedere al maggior partito della maggioranza regionale, il PD, un tavolo della coalizione in cui il civismo organizzato possa esprimere il proprio protagonismo. In che modo? Non è difficile da comprenderlo. Ovvero, le civiche che sostengono Emiliano nell’Aula barese di via Gentile e che alle regionali del 2020 sono state determinanti alla vittoria del centrosinistra in Puglia vogliono essere presenti ala competizione elettorale di settembre con propri candidati alla Camera o al Senato. Di certo a tali formazioni il PD non può riconoscere candidature in posti garantiti nei propri listini del plurinominale e, forse, non sarebbe neppure questa la richiesta avanzata dai civici della galassia emilianista. Però, ottenere qualche candidatura in uno dei 15 collegi pugliesi dell’uninominale potrebbe essere un’ipotesi praticabile, qualora da Roma la segreteria nazionale del partito di Enrico Letta decidesse di accogliere tal genere di richiesta. Infatti, l’assessore Delli Noci ha dichiarato: “Perché si rafforzino le forze di centrosinistra e perché si governi il Paese lasciato nell’impasse con la caduta del governo Draghi, è indispensabile rafforzare la coalizione e dare dignità al civismo organizzato, che non è solo portatore di consensi, ma che è espressione di valori progressisti e di idee. Per questa ragione, chiediamo al Partito Democratico un tavolo della coalizione che definisca la traiettoria da seguire e che sia rappresentativo dei territori, dei loro bisogni e delle loro potenzialità e vocazioni”. “Ultimamente – ha aggiunto Delli Noci – sentiamo molto parlare di campo largo. Noi vogliamo che il campo largo non sia solo riferito a scelte politiche nazionali, ma che sia espressione dei valori comuni e delle scelte che saremo chiamati a fare per il bene collettivo”. Quindi, ha concluso l’assessore pugliese allo Sviluppo economico: “Vogliamo affiancare il PD con uno spazio politico autonomo che esprime sensibilità e competenze degne di essere riconosciute, perché inglobate in un’organizzazione politica già attiva sui territori e spesso al governo degli stessi”. In altri termini, pare di capire che tali formazioni civiche pugliesi vorrebbero avere la possibilità di contare i loro voti anche alle politiche del 25 settembre prossimo con una propria presenza autonoma nei collegi pugliesi del plurinominale. Fatto, questo, che verosimilmente sarebbe poco gradito al partito di Letta, perché una tale presenza sarebbe sprecata nel plurinominale, in quanto per poter partecipare alla ripartizione dei seggi le formazioni presenti nel proporzionale devono superare la soglia di sbarramento del 3% dei consensi su scala nazionale ed una presenza di tali sigle solo a livello regionale avrebbe come unico obiettivo quello di mettere le civiche nelle condizioni di avanzare delle pretese di candidature in alcuni dei collegi del maggioritario, oltre che di contarsi con i voti del proporzionale. Ma forse l’unico vero scopo delle civiche di area emilianista è l’ottenimento di qualche candidatura nel maggioritario, perché nel proporzionale non ci sarebbero speranze dovute allo sbarramento. Per cui in cambio del proprio sostegno al PD nel proporzionale, la contropartita sarebbe il sostegno di questo a qualche loro candidatura nel maggioritario. Infatti, l’assessore regionale al Lavoro, Leo, ha poi spiegato: “Le liste civiche hanno dimostrato in questi ultimi anni e nelle ultime elezioni soprattutto, di essere una forza trainante” ed “oggi è il momento delle scelte e quella forza deve esprimere la sua opinione anche rispetto alle liste bloccate, perché ne ha pieno diritto”. Per Leo, “il modello Puglia ha visto la congiunzione di partiti e civiche in un programma preciso che ha portato importanti risultati anche in questo secondo mandato del presidente Emiliano”. “Modello, che – sempre secondo Leo – ha dato forza alla nostra Regione, può e deve essere esportato per dare maggiore autorevolezza e sicurezza a chi rappresenterà le diverse realtà pugliesi”. Perciò, per l’assessore al Lavoro, le civiche in Puglia rappresentano “una presenza importante che vuole fare sentire il suo peso non per una dimostrazione di forza, ma per creare una sinergia che porti la Puglia più rappresentativa al Governo”. “Quel peso che ha determinato la vittoria di questa coalizione in Puglia – ha concluso Leo – non può limitarsi ora a subire indicazioni, ma ha pieno titolo per condividere la linea da seguire”. Come dire, se il PD vuole i voti delle civiche pugliesi alle prossime politiche deve garantire la passibilità che queste possano portare in Parlamento qualche loro rappresentante. Più chiaro di così forse non potevano essere gli assessori pugliesi Delli Noci e Leo. Ora, però, bisogna vedere cosa ne pensano a Roma di tale proposta di queste civiche pugliesi i vertici del partito di Letta, ma bisognerà soprattutto vedere concretamente nelle urne cosa ne pensano gli elettori pugliesi che alle regionali del 2020 hanno votato per i candidati di tali liste, ammesso che il partito di piazza del Nazzareno decida di accogliere la richiesta di Delli Noci e Leo. Infatti, alcuni degli esponenti che 2020 erano candidati alla Regione con le civiche già da tempo si sono fatti avanti autonomamente con rappresentanti di sigle politiche nazionali, per tentare di infilarsi con una loro candidatura nella competizione delle politiche. Per cui appare alquanto velleitaria la possibilità che le sigle del centrosinistra nazionale accettino di sedersi ad un tavolo con sigle politiche locali per stabilire la spartizione delle candidature del maggioritario. L’Alternativa per gli esponenti civici che in Puglia vorrebbero pari dignità dei partiti nazionali alle politiche? Andarsene al mare domenica 25 settembre, con la speranza che sia una bella giornata di sole e non ventilata, perché i “giochi” per le candidature al Parlamento nella nostra regione non si decidono solo in Puglia, né tantomeno nel solo PD per i collegi del maggioritario.

Giuseppe Palella

 

 


Pubblicato il 29 Luglio 2022

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