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L’allarme del rettore Volpe. “A rischio sparizione anche l’ultimo corso di ingegneria”

Studenti che seguono i corsi per diventare ingegneri in locali senza le minime norme di sicurezza: fili della luce scoperti, (quadro generale compreso), cosiddette “uscite di sicurezza” corredate da tre gradini, giusto per salvarsi in tempo saltando l’ostacolo e nemmeno dotate di maniglia, rubinetti fuori uso, servizi igienici unisex e il più delle volte intasati. Quando il Quotidiano di Foggia si è recato l’ altro giorno, in occasione delle assemblee che contrappongono gli studenti alla Gelmini e alla riforma, nelle stanze attigue all’industriale Altamura, gli aspiranti ingegneri hanno esultato: “C’è una giornalista!”. E hanno cominciato, con il linguaggio settoriale che li contraddistingue, ad illustrare tutto quello che non c’è nella loro sede e su cui un giorno saranno chiamati a lavorare. Un paradosso. A maggio scorso il rettore Nicola Costantino del Politecnico di Bari, rassicurava gli studenti circa la sua fiducia nel mantenere entrambi i corsi ( meccanica e civile) per il primo anno del 2010. Continua sull’edizione cartacea del Quotidiano di Foggia. Nelle edicole di Foggia e provincia  


Pubblicato il 3 Dicembre 2010

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