Primo Piano

Lago di Varano, caldo e inquinamento stanno uccidendo quintali di pesci

Da una parte, le temperature elevate dell’acqua; dall’altra, la presenza eccessiva di alghe, proliferate a causa delle sostanze nutritive dei terreni – sia naturali, che dei concimi agricoli – trasportate nel lago lo scorso settembre dall’alluvione. Il risultato è una moria senza precedenti nel lago di Varano di pesci, cozze e vongole.Il caldo record delle ultime settimane sta causando danni enormi alla pesca e, in particolare, alla mitilicoltura del Gargano. In base a una prima stima, i danni si aggirano su un milione e mezzo di euro. Centinaia di pescatori sono in ginocchio. Per  Vincenzo Falco, presidente del Consorzio pescatori lagunari Ischitella ci vorranno almeno due o tre anni affinchè la situazione ritorni allo stato precedente. Gli fa eco Michele Russi, amministratore Consorzio pescatori lagunari Ischitella che chiede un aiuto concreto alle istituzioni per l’emergenza arrivata e livelli insostenibili. Però, davanti agli eventi climatici estremi – come il gran caldo di questa estate – c’è ben poco da fare; manca, però, una gestione condivisa delle problematiche del lago di Varano da parte dei comuni interessati, ossia Ischitella, Carpino e Cagnano. Infatti secondo la ricercatrice CNR di Lesina, Lucrezia Cilenti e  Raffaele D’Adamo, direttore CNR Il lago di Varano,  che si estende su una superficie di 6500 ettari, è da tempo  in totale abbandono non ci sono fondi pubblici per la gestione dei canali e le attività di monitoraggio dello stesso ambiente. “Desta forte preoccupazione l’allarme lanciato dal CNR di Lesina sulla moria di pesci che in questi giorni si sta registrando nella Laguna di Varano”, denuncia Napoleone Cera, capogruppo dei Popolari. Siamo nel Parco Nazionale del Gargano, già vittima nel settembre del 2014 di forti fenomeni alluvionali che possono certamente aver concorso a determinare fenomeni di eutrofizzazione delle acque. lago. Le vittime: spigole, orate e cefali che, evidentemente, hanno subito vere e proprie crisi anossiche. Cioè, la caduta o la crescita in laguna di sostanze nutritive eccessive che ne hanno alterato l’ecosistema. Si è immediatamente pensato al grande caldo, ma il CNR, che dell’accaduto ha dato l’allarme, ha messo in relazione l’evento straordinario al trasporto alluvionale di detriti, rifiuti e terra ricca di sostanze nutritive inquinanti.


Pubblicato il 8 Agosto 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio