Cultura e Spettacoli

“L’aggiustacuori” un libro di vita, di emozioni, d’amore

C’è un ragazzo speciale che di giorno aggiusta telefonini e la sera scrive poesie mentre parla con le stelle. Per ascoltarle meglio ha montato un’altalena sul tetto di casa sua. Loro lo chiamano “Piccolo Poeta” e ormai questo è diventato il suo nome. Il Piccolo Poeta ha un segreto: nel suo negozio lui non aggiusta solo i cellulari. Uno degli autori più amati dai giovanissimi lettori, “influencer” tra i più seguiti in assoluto (soltanto su Facebook la sua pagina ha superato i due milioni di follower), per la prima volta incontra il pubblico di Foggia, venerdì 23 novembre, alle ore 19, nello spazio live della libreria Ubik. A pochi giorni dall’uscita nazionale, Francesco Sole presenta il suo nuovo libro, L’aggiustacuori (Mondadori, 2018): un romanzo che è anche una raccolta di poesie o, per dirla con l’autore: “un libro di vita, di emozioni e, soprattutto, d’amore”. L’incontro è libero e aperto a tutti, ma per assicurarsi un posto a sedere, con possibilità di firma-copie e foto con l’autore, è necessario prenotare o acquistare prima, presso la libreria Ubik di Foggia, il libro protagonista della presentazione.

L’aggiustacuori (Mondadori, novembre 2018). Ad alcuni clienti, quelli più tristi e ammaccati, aggiusta anche la vita. Per compiere questa magia gli bastano cento poesie: non una di più, non una di meno. Una al giorno per cento giorni. Le invia sul cellulare di chi ne ha bisogno per aiutarlo a riflettere, per riordinare le sue priorità o riconquistare la fiducia smarrita; per fargli ritrovare l’amore, che sia per qualcuno, per se stesso o per la vita. Il Piccolo Poeta si accorge subito quando un cliente ha bisogno di essere salvato, dopotutto sono centinaia di anni che dal suo palazzo scrive poesie e aggiusta cuori. Lo capisce sbirciando dentro i loro cellulari, che come scrigni custodiscono pensieri, desideri, insomma le emozioni più intime e nascoste. Sceglie tutte persone che hanno bisogno di qualcosa ma non sanno precisamente cosa, persone che possono fare delle sue poesie l’uso migliore. Usarle per vivere, amare, curarsi, innamorarsi, chiedere scusa. Eppure, anche lui ha bisogno di essere salvato. L’ha capito grazie a tre storie, tre vite che ha aggiustato e che, alla fine, incredibilmente, hanno aggiustato lui. Ha capito che deve partire per ritrovare la sua Anna, senza la quale non può più vivere. Prima di iniziare il suo viaggio, però, ci lascia queste cento poesie, che sono come una mappa, o delle istruzioni per ricostruirsi. Affinché anche noi possiamo usarle per aggiustarci, per capirci, per uscire dal bozzolo e diventare farfalle. E diventare la migliore versione di noi stessi.


Pubblicato il 20 Novembre 2018

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