Cronaca

Laboratori di analisi: ancora due mesi per completare le procedure

Buone notizie sul fronte della riorganizzazione dei laboratori analisi pugliesi, col dilazionamento del termine per il completamento delle procedure differito a fine settembre. Ieri, dunque è stata ufficializzata la comunicazione in Commissione Sanità: il termine per il completamento delle procedure per l’adeguamento dei laboratori analisi al modello B1, è stato spostato dal 31 luglio al 30 settembre. Lo hanno fatto sapere i consiglieri regionali componenti della sottocommissione tecnico- politica sulla riorganizzazione della rete degli stessi laboratori d’analisi, composta dai consiglieri regionali Marco Galante, Antonio Tutolo, Vito De Palma, Antonio Gabellone, Lucia Parchitelli, Giacomo Conserva, Francesco Lanotte, Saverio Tammacco e Mauro Vizzino. Tutti, bisogna anche dire, consapevoli che si tratta in fondo solo e soltanto d’un primo risultato, importante per concedere respiro ai laboratori del nostro territorio. Ora la politica attende risposte ancora più concrete dal Ministero sui quesiti inviati nelle scorse settimane in merito all’interpretazione autentica delle norme nazionali per quello che riguarda la soglia minima delle prestazioni da raggiungere, e per capire se il numero sia riferito alla produzione delle singole strutture o all’aggregazione di più laboratori. “Lo ribadiamo ancora una volta – continuano i consiglieri regionali – sono necessari ulteriori approfondimenti sulla delibera regionale 736/2017 con cui la Regione ha fornito i criteri per la riorganizzazione. Allo stato attuale il rischio è che moltissime delle strutture accreditate esistenti da tempo sul territorio dovranno trasformarsi in Punti di Accesso e quindi dismettere strumentazioni e risorse tecnologiche precedentemente acquistate. Nella prima seduta di commissione a cui prenderà parte l’assessore Palese chiederemo ulteriori ragguagli sulle interlocuzioni avute con il ministero. Il nostro impegno continuerà ad essere massimo per salvaguardare la rete dei laboratori sui territori, un patrimonio che non possiamo rischiare di disperdere a vantaggio delle multinazionali”. Una vertenza piuttosto complessa, quella che ha condotto a rimandare di altri due mesi per tutelare i gruppi imprenditoriali locali rispetto alle multinazionali straniere. Ne erano consapevoli fin dai mesi scorsi, quando sono partiti da via Gentile i primi appelli, il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, Cristian Casili e il capogruppo del Movimento, Marco Galante. I primi a chiedere un confronto serio e approfondito tra i rappresentanti dei laboratori analisi accreditati, il Ministero della Salute e la stessa Regione Puglia. La riorganizzazione della rete, che dovrà essere completata dunque entro i prossimi due mesi, non può essere fatta a discapito dei servizi offerti ai cittadini, con l’inevitabile smantellamento di laboratori storici del territorio, in favore di grandi gruppi finanziari, spesso stranieri». L’assessore Palese, che aveva chiesto tempo per approfondire la situazione con gli uffici, ora avrà dissipato i dubbi e si spera andrà a fondo per chiarire le modalità concrete attraverso le quali l’ufficio intende intervenire sulle forme di razionalizzazione dei nostri laboratori di anali in Puglia. (andelu)


Pubblicato il 21 Luglio 2022

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio